Italo Bressan Marco Pellizzola Viaggio nell'ombra nei margini della pittura

Locandina piccola

 

Italo Bressan Marco Pellizzola. Viaggio nell'ombra nei margini della pittura

 

2 ottobre -4 novembre 2014

 

ORARIO:

venerdì 3 ottobre 9.00 - 19.00

sabato 4  e domenica 5 ottobre 10.00 - 18.30

a seguire

lunedì/giovedì 9.00 - 18.00 / venerdì 9.00 - 16.30

 

DOVE:

Palazzo Turchi di Bagno

C.so Ercole I d’Este, 32 Ferrara

 

 

locandina


Giovedì 2 ottobre 2014 alle ore 17,00 presso Palazzo Turchi di Bagno di Ferrara sarà inaugurata la mostra Italo Bressan Marco Pellizzola. Viaggio nell’ombra, nei margini della pittura. Inscritta nel programma degli eventi proposto dall’Università di Ferrara per il Festival di Internazionale, essa è  promossa dal Dipartimento di Studi umanistici dell’Ateneo ferrarese ed è curata da Ada Patrizia Fiorillo (Cattedra di Storia dell’arte contemporanea) Ferrara) con il coordinamento di Ursula Thun Hohenstein (Presidente SMA).  Si avvale inoltre del sostegno del Museo ARCOS di Benevento, del Museo-Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi in collaborazione con il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena, la Galerie KOMA di Mons, la Galleria Goethe di Bolzano.

Con le esperienze di Bressan e Pellizzola – due artisti italiani entrambi docenti presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e dagli anni ottanta sulla scena espositiva nazionale ed internazionale –, essa propone una riflessione sulla pratica della pittura oggi, riscoprendo il valore che l’ombra assume quale prima traccia immaginativa di un percorso che spinge lo sguardo ad indagare nelle prospettive della realtà, catturando di essa la parte nascosta, quella fragile presenza sulla quale imbastire il dialogo di una ricercata identità.

L’esposizione proporrà dipinti e installazioni nonché una scelta di disegni e di acquerelli.

L’ombra è anche artificio della percezione, che trasforma l’oggetto nella sua metafora, come attestano le sperimentazioni delle avanguardie: le esperienze di Man Ray, di Schad o di Brancusi testimoniano, suggerisce Ada Patrizia Fiorillo «di uno sguardo duplice che si muove tra superficie e spazio, tra pittura e scultura, rivelando in quei profili di luce e di forma, un’immagine nuova, qualcosa di meravigliante e di avvolgente, simile alla realtà o essa stessa realtà».

Ricostruendo il profilo storico-critico dei due artisti è Annamaria Restieri a rilevare che Italo Bressan mette in pratica una pittura,  «in cui l’ombra non agisce solo per oscurare ma per intensificare la profondità dei piani, trasformare ogni apparenza e generare nuove visioni, in un reciproco e lento cercarsi, accostarsi con la luce e il colore. Mentre si impone lo stretto connubio fra ombra e anima, l’artista attende che dal buio flussi d’ombra si combinino alla luce originando accesi cromatismi che, al di là della tela, aspettavano già di essere evocati in superficie. ».

Mentre per l’esercizio pittorico di Marco Pellizzola è Federica Pace a ricordare che esso  «compie un viaggio all’interno dell’enigma dell’immagine ponendoci davanti una sorta d’impronta che è, al tempo stesso, segno dell’ esistere e dello  scomparire, vale a dire concretezza dell’oscurità ed evanescenza. Riesce a far da tramite con il mondo corporeo e quello incorporeo. Se provassimo a tracciare una storia dell’ombra nella cultura occidentale, attraverso questo opere, ci accorgeremmo che dominano di gran lunga le valenze negative. Presso le culture arcaiche è proiezione temibile del corpo umano, nell’immaginario classico e cristiano è simulacro dei morti, per Marco Pellizzola tuttavia l’universo umbratile rappresenta un inizio, un non-dove nel quale ricercare l’origine della propria esperienza.»

Accompagna la mostra il volume, curato da Massimo Bignardi per i tipi di Gutenberg Edizioni, dal titolo Viaggio nell’ombra. Italo Bressan e Marco Pellizzola nei margini della pittura, con contributi di Ada Patrizia Fiorillo, Giovanni Iovane, Valeria Tassinari, Annamaria Restieri, Federica Pace, Ico Gasparri , Linda Gezzi , Pasquale  De Cristofaro, Marco Gazzano, Mimmo Jodice  intervistato da Pasquale Ruocco. Chiude il volume un’ampia antologia di brani dedicati all’ombra.