News - edizione 2011

UN LIBRO DIETRO LE SBARRE

Programma di iniziative promosse dal Dottorato di ricerca in Diritto costituzionale dell'Università di Ferrara
UN LIBRO DIETRO LE SBARRE
Carcere, pena (e dintorni) nelle pagine di recenti volumi

Ferrara, 30 settembre-21 ottobre 2012, ore 17.30
Libreria MEL Bookstrore, Palazzo San Crispino, Piazza Trento e Trieste

1° Incontro
Venerdì 30 settembre
E' ORA DI UCCIDERE LA PENA DI MORTE

P. Costa (a cura di),
Il diritto di uccidere. L'enigma della pena di morte (Feltrinelli, 2010)
ne discutono con l'AUTORE
R. NOURY, Portavoce di Amnesty International Italia
A. PUGIOTTO, Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Ferrara
coordina
P. VERONESI, Associato di Diritto costituzionale, Università di Ferrara
saluto introduttivo
P. NAPPI, Rettore dell'Università di Ferrara


2° Incontro
venerdì 7 ottobre
L'ERGASTOLO E LE SUE (INGIUSTIFICATE) GIUSTIFICAZIONI

S. Anastasia e F. Corleone (a cura di)
Contro l'ergastolo. Il carcere a vita, la rieducazione e la dignità della persona (Ediesse, 2009)
ne discutono con F. CORLEONE
A. BERNARDI, Ordinario di Diritto penale, Università di Ferrara
A. PUGIOTTO, Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Ferrara
coordina
F. D'ANNEO, Direttore della Scuola forense di Ferrara
saluto introduttivo
T. TAGLIANI, Sindaco di Ferrara


3° incontro
martedì 18 ottobre
VITTIME DEL REATO, VITTIME DELLA STORIA

G. De Luna
La Repubblica del dolore. Le memorie di un'Italia divisa (Feltrinelli, 2011)
ne disutono con l'AUTORE
M. ALESSANDRINI, Avvocato del Foro di Pescara
A. PUGIOTTO, Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Ferrara
coordina:
G. BRUNELLI; Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico, Università di Ferrara
saluto introduttivo
M. MARIGHELLI, Garante per i detenuti di Ferrara


4° Incontro
venerdì 21 ottobre
ENTRARE IN CARCERE. E NON USCIRNE VIVI

L. Manconi e V. Calderone
Quanto hanno aperto la cella. Stefano Cucchi e gli altri (il Saggiatore, 2011)
ne discutono con L. MANCONI
S. CARNEVALE, Docente di Esecuzione penale, Università di Ferrara
A. PUGIOTTO, Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Ferrara
coordina:
D. LUGLI, Difensore civico della Regione Emilia-Romagna


Letture sceniche: Marcello BRONDI, Attore

Durante il periodo dell'iniziativa sarà allestita in Piazza Trento e Trieste una "cella" in dimensioni reali e munita di arredo autentico, dove i cittadini saranno invitati ad entrare e stazionare (in gruppi di cinque-sei persone) come esperienza cognitiva del cd. "sovraffollamento carcerario".

Iniziativa promossa da:
Dottorato di ricerca in Diritto costituzionale, Università di Ferrara
in collaborazione con::
Amnesty International, Difensore civico della Regione Emilia Romagna, Garante per i detenuti di Ferrara, Scuola forense di Ferrara
con il patrocinio di:
IUSS-Ferrara 1391, Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Fondazione Ordine forense di Ferrara

 

ELENCO DEGLI AMMESSI ALLA PROVA DI VERIFICA FINALE

clicca qui per scaricare l'elenco degli ammessi

 

MEMORIA LEGISLATIVA E USO POLITICO DELLA STORIA NAZIONALE

Con la lezione magistrale del Prof. Andrea Pugiotto (Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Ferrara) presso l’Accademia dei Concordi si è concluso ieri il programma didattico del IV Anno della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo, dedicato al tema dell’unità nazionale tra Costituzione e storia costituzionale.

La conferenza – suggestivamente titolata «Quando e perché la memoria nazionale si fa legge» - ha avuto l’obiettivo di svelare la complessità e le ambiguità dello statuto della cd. memoria collettiva, specialmente quando essa trova traduzione legislativa attraverso l’istituzione di apposite Giornate del ricordo. Il rischio, sempre presente, è di costruire, consapevolmente o inconsapevolmente, una narrazione che poco ha a che fare con la storia passata e molto ha a che fare con la politica presente e le sue pressanti esigenze.

Il relatore si è inizialmente soffermato sulla vicenda legislativa parlamentare che ha istituito il 17 marzo 2011 quale celebrazione una tantum della proclamazione dell’Unità d’Italia: evento alla fine molto partecipato, ma che fin dalla sua genesi è stato usato politicamente sia dalle forze di maggioranza che di opposizione.

La lezione si è poi concentrata sulla legge n. 211 del 2000, istitutiva della Giornata della memoria della Shoah, svelando come la sua trama normativa e le sue componenti simboliche lascino volutamente in ombra l’antefatto della politica razziale fascista. La stessa produzione successiva di numerose altre leggi sulla memoria – ha argomentato il relatore - risponde ad una logica compensativa che finisce per livellare eventi storici non equiparabili, con un effetto banalizzante dell’Olocausto.

Infine, il Prof. Pugiotto ha analizzato criticamente le ricorrenti proposte di inserire nel nostro ordinamento il reato di negazionismo, evidenziandone i profili di incostituzionalità ed i possibili rischi dell’affermazione di una memoria ufficiale per legge, pericolosa per la libertà di ricerca e il dibattito pubblico.

Da qui la conclusione di una lezione originale e controcorrente: non è né col codice penale né coi “giorni della memoria” che si fa fronte alla pulsione a ripetere gli errori del passato o addirittura a farne l’apologia. Per quanto non sovrapponibili, la negazione e la ritualizzazione retorica si rivelano due modi opposti di abusare della memoria.

 

La Scuola costituzionale di Rovigo avrà ancora due appuntamenti: la prova di verifica finale per gli iscritti (il 13 maggio) e la Cerimonia pubblica conclusiva, aperta alla cittadinanza, in calendario presso l’Accademia dei Concordi venerdì 27 maggio, con inizio alle ore 16.30.

[venerdì 28 aprile 2011]

Rassegna stampa

 

DALLO STATUTO ALLA COSTITUZIONE: CONTINUITA' O ROTTURA DELLO STATO ITALIANO?

Con una appassionata e coinvolgente lezione di storia costituzionale, svolta dalla Prof.ssa Lorenza Carlassare (Emerito di Diritto costituzionale nell’Università di Padova) si è concluso il ciclo di lezioni seminariali proposto quest’anno dalla Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo.. Tema dell’incontro: «Ordinamento liberale, fascista, costituzionale: continuità o discontinuità?»

Dal 1848 (anno di concessione dello Statuto Albertino) al 1948 (anno di entrata in vigore della Costituzione repubblicana) l’ordinamento italiano ha subito mutamenti radicali. Nell’arco di un secolo si è transitati da una monarchia rappresentativa ad un sistema democratico, passando attraverso un regime totalitario. Lo Stato di diritto liberale, sostituito nel ventennio fascista da un’ inedita forma di Stato autoritario, viene alla fine ripristinato e rafforzato nei suoi elementi di garanzia attraverso la creazione dello Stato costituzionale. Da qui alcuni interrogativi di fondo: l’Italia di oggi continua l’Italia di ieri? Il suo ordinamento giuridico è sempre il medesimo oppure è cambiato (quando e come)? La nostra storia costituzionale è storia di uno Stato o di diverse organizzazioni statali succedutesi nel tempo?

La risposta – ha argomentato la Relatrice – non è mai (o quasi mai) univoca. Essa muta a seconda del parametro adoperato, tra quelli prospettati dalla dottrina: il concetto di “costituzione materiale” (Costantino Mortati), il rispetto dei procedimenti legali sulla produzione del diritto (Hans Kelsen), l’identità degli elementi costitutivi dello Stato (Vezio Crisafulli). Così come la risposta cambia a seconda della fase storica considerata: il passaggio dal prefascismo al regime fascista (1925), la fase transitoria apertasi con il “Patto di Salerno” tra il Re e le forze del CLN (1944), la scelta repubblicana e l’avvento della Costituzione (1946-1948), il travaso del corpo legislativo pre-costituzionale nell’ordinamento vigente.

L’affresco dipinto da Lorenza Carlassare, nitido e dai colori vivaci, ha permesso agli iscritti alla Scuola di recuperare il senso più profondo della nostra storia nazionale, non solo in chiave retrospettiva ma anche in favore di una lettura critica del presente. Se è vero infatti che la storia non si ripete mai uguale a se stessa, le analogie e le similitudini spesso si impongono.

Ciò che più conta – come ha concluso la Relatrice – è mantenere sempre fede all’impegno di far vivere la Carta costituzionale e di difenderne la sua funzione più autentica: quella di regola e limite al potere della maggioranza a garanzia della dignità della persona e delle sue libertà.

Prossimo appuntamento: giovedì 28 aprile, ore 17.00, presso l’Accademia dei Concordi. Tema: “Quando e perché la memoria nazionale si fa legge”. Relatore: Prof. Andrea Pugiotto, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Ferrara. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

[sabato 16 aprile 2011]

Rassegna stampa

 

PROVA SCRITTA DI VERIFICA FINALE: REGOLAMENTO

Art. 1

(Data e luogo della prova)

La prova di verifica finale della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale si svolgerà venerdì 13 maggio 2011, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, presso l’Aula 2 della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara – sede di Rovigo (Viale Marconi n 2, Rovigo).

Art. 2

(Ammessi alla prova)

Sono ammessi alla prova gli iscritti alla Scuola in regola con l’obbligo di frequenza previsto nel regolamento della stessa. L’elenco dei nominativi degli ammessi sarà reso noto lunedì 2 maggio 2011 nel sito della Scuola, sezione News.

Art. 3

(Modalità di svolgimento della prova)

La prova di verifica consisterà in un elaborato scritto, su fogli vidimati dal Responsabile scientifico della Scuola. Saranno fornite a tutti i candidati dodici domande comuni, una per ciascun tema trattato nelle dodici lezioni (seminariali e magistrali) programmate nella Scuola.

Il candidato è tenuto a rispondere a quattro domande, a sua scelta. Durante lo svolgimento della prova è ammessa la sola consultazione di un codice costituzionale.

Art. 4

(Correzione e valutazione degli elaborati)

Gli elaborati consegnati saranno corretti dal Responsabile scientifico della Scuola, se necessario coadiuvato dal Tutor didattico e scientifico.

La valutazione per ciascun elaborato corretto sarà espressa secondo i seguenti giudizi: positivo ovvero negativo.

L’esito della prova di verifica finale sarà comunicato individualmente, tramite mail all’indirizzo di posta elettronica del candidato. Tale comunicazione avverrà, a cura del Tutor didattico e scientifico della Scuola, entro lunedì 23 maggio 2011.

Art. 5

(Consegna diplomi)

I candidati cui sarà stato comunicato l’esito positivo della prova scritta di verifica finale riceveranno il Diploma di partecipazione alla Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale, IV Anno scolastico (2011).

La consegna dei diplomi avverrà venerdì 27 maggio 2011, alle ore 16.30, presso la Sala Oliva dell’Accademia dei Concordi (Piazza Vittorio Emanuele II, Rovigo), nell’ambito della Cerimonia conclusiva del IV anno di attività della Scuola.

Art. 6

(Informazioni, chiarimenti, contestazioni)

Tutte le richieste di informazioni e di chiarimenti in riferimento al presente regolamento possono essere inoltrate al Tutor didattico e scientifico della Scuola, Dott.ssa Viviana Zanetti [scuolacostituzionale@unife.it].

Le eventuali contestazioni in ordine all’ammissione alla prova di verifica finale, alle sue modalità di svolgimento ed al suo esito finale dovranno essere inoltrate al Responsabile scientifico della Scuola, Prof. Andrea Pugiotto [andrea.pugiotto@unife.it]

 

I SIMBOLI COSTITUZIONALI DELL'UNITA' NAZIONALE

Nell’ambito del programma didattico della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo, l’Accademia dei Concordi ha ospitato ieri la lezione magistrale sul tema “I simboli costituzionali dell’unità nazionale”, svolta dalla Prof.ssa Giuditta Brunelli, Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nell’Università di Ferrara.

La riflessione proposta ha messo sotto i riflettori l’uso del “simbolico” nella rappresentazione dell’identità, dei valori e della memoria condivisa di una comunità nazionale.

Con specifico riferimento all’esperienza italiana, il discorso ha approfondito soprattutto la natura e la funzione del tricolore, l’unico simbolo espressamente previsto dalla Costituzione al suo art. 12, reso così immodificabile (se non con legge di revisione costituzionale) e non fungibile con altro emblema. La Relatrice si è anche soffermata sul mutamento di significato giuridico della bandiera nazionale nel passaggio dall’ordinamento autoritario fascista (quando indicava la sovranità territoriale dello Stato) all’ordinamento democratico repubblicano (dove allude piuttosto alla sovranità popolare).

La lezione ha poi affrontato alcune vicende esemplari e di stretta attualità, che hanno messo a dura prova la dimensione costituzionale del simbolico, fino ad un suo uso illegittimo. Ad esempio laddove i simboli di un partito sono stati collocati negli spazi pubblici (è quanto accaduto nel bresciano, all’interno e all’esterno del plesso scolastico del comune di Adro). Oppure quando si registrano improprie commistioni e sovrapposizioni tra simboli civili e simboli religiosi (è il caso dell’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche, sul quale è intervenuta una recente sentenza della Corte europea di Strasburgo).

Prossimo appuntamento: venerdì 15 aprile, ore 16.00, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Viale Marconi n. 2. Sarà la Prof.ssa Lorenza Carlassare, Emerito di Diritto costituzionale nell’Università di Padova, a svolgere l’ultima lezione seminariale in programma, sul tema “Ordinamento liberale, fascista, costituzionale: continuità o discontinuità?”. L’incontro è riservato ai soli iscritti alla Scuola.

[venerdì 8 aprile 2011]

Rassegna stampa

 

L'IDENTITA' NAZIONALE ITALIANA TRA STATUTO ALBERTINO E CODICE CIVILE

Prosegue il programma didattico sul tema dell’unità nazionale proposto quest’anno dalla Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo. Ieri, presso la sede della Facoltà di Giurisprudenza, si è tenuta la lezione seminariale sul tema Identità nazionale e pensiero giuridico, svolta dal Prof. Giovanni Cazzetta, Ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Ferrara.

Attraverso un’articolata e documentata riflessione sul dibattito giuridico “pubblicistico” nell’Italia liberale, il Prof. Cazzetta ha posto in rilievo come il contributo maggiore della scienza giuridica alla costruzione dell’identità nazionale italiana non si realizzò attraverso lo Statuto Albertino. Si trattava infatti di una carta costituzionale assunta senza alcun dibattito costituente, giuridicamente fragile (perché Costituzione flessibile e non rigida), sostenuta da un momentaneo consenso popolare accordato attraverso i progressivi plebisciti favorevoli all’Unità.

L’effettiva “Costituzione” dell’Italia liberale va, semmai, individuata altrove, nel riferimento mitizzato al Codice civile (il cd. “Codice nazionale”), inteso come simbolo di valori condivisi e come strumento di congiunzione tra nazione e Stato.

Prossimo appuntamento: giovedì 7 aprile, ore 17.00, presso l’Accademia dei Concordi. Tema: “I simboli costituzionali dell’unità nazionale”. Relatore: Prof.ssa Giuditta Brunelli, Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nell’Università di Ferrara. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

[sabato 2 aprile 2011]

Rassegna stampa

 

NAZIONE E CITTADINANZA: UN RAPPORTO DA REINVENTARE

Nell’ambito del programma didattico della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo, l’Accademia dei Concordi ha ospitato ieri la lezione magistrale sul tema “Le vie della cittadinanza”, svolta dal Prof. Enrico Grosso, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Torino. E’ stata l’occasione per riflettere – sul piano storico, costituzionale e dell’attualità – sul problematico rapporto tra nazione e cittadinanza.

Da molti anni si discute, in Italia, sull’opportunità di modificare le norme che disciplinano le condizioni di acquisto della cittadinanza. Tale dibattito, inevitabilmente condizionato dai massicci fenomeni di immigrazione da paesi extraeuropei, risulta però sganciato da una riflessione sulle ragioni sostanziali che conducono i legislatori a qualificare singoli individui, che insieme ad altri vivono su un dato territorio e sono tra loro collegati da più o meno intense relazioni sociali, come “cittadini”, con esclusione di altri individui che, allo stesso modo, vivono su quel territorio e sono interessati da analoghe (o diverse) relazioni.

In effetti, per il diritto è cittadino colui che la legge qualifica tale. Così facendo la legge divide l’umanità in due grandi categorie  (i cittadini-appartenenti, i non cittadini-estranei) senza tuttavia fornire qualche precisazione sul contenuto effettivo della cittadinanza, sulla ratio che sovraintende all’attribuzione di tale status differenziato e privilegiato.

Ebbene: esistono ragioni sostanziali che, prima e indipendentemente dalla regole legislative sull’acquisto della cittadinanza, giustificano la “appartenenza” di un individuo a una collettività? Per circa due secoli si è detto (anche se non sempre coerentemente praticato sul piano giuridico) che tali ragioni sostanziali andassero rintracciate nel concetto di “nazione” e nel connesso “principio di nazionalità”. Non si tratta tuttavia di un destino ineluttabile. Una serie di fenomeni (dall’immigrazione, alla tenuta del concetto di «stato-nazione» di matrice ottocentesca, all’elaborazione della cittadinanza «europea») sembrano mettere in crisi l’idea che esista un legame privilegiato e necessario tra status di cittadino e appartenenza alla nazione. Rispetto a quest’ultima il cittadino non è altro, al giorno d’oggi, che un «membro d’ufficio» assegnato il più sovente per incidente di nascita a una comunità statale con la quale egli non ha mai concluso un contratto e della quale non conosce gli altri membri.

Ecco perché deve essere individuato un fondamento alternativo, più adeguato alle società di oggi, all’essere cittadino.

Prossimo appuntamento: venerdì 1 aprile, ore 16.00, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Viale Marconi n. 2. Sarà il Prof. Giovanni Cazzetta, Ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Ferrara, a svolgere una lezione seminariale sul tema “Identità nazionale e pensiero giuridico”. L’incontro è riservato ai soli iscritti alla Scuola.

[venerdì 25 marzo 2011]

Rassegna stampa

 

IL DIRITTO DI ASSOCIAZIONE POLITICA DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE

Il diritto di associazione politica è un cardine essenziale di un ordinamento democratico: diventa dunque un caso esemplare per misurare i cambiamenti di regime succedutisi in Italia, dall’Unità ad oggi.

Muovendo da tale premesse la Prof.ssa Giuditta Brunelli (Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nell’Università di Ferrara) ha svolto ieri, in tema, un’approfondita lezione seminariale nell’ambito della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo, presso la sede della Facoltà di Giurisprudenza.

L’analisi ha preso le mosse dal periodo liberale dello Stato unitario italiano, caratterizzato dall’assenza di un esplicito riconoscimento della libertà di associazione (non prevista nello Statuto) e dalla sostanziale carenza di meccanismi di garanzia del diritto in esame. Opposta la cornice dell’Italia repubblicana, la cui Costituzione del 1948 appronta un ampio e dettagliato quadro normativo, presidiato da apposite forme di tutela giuridica, prima tra tutte l’istituto della riserva di legge assoluta. Ciò nonostante, al radicale mutamento dei principi costituzionali non sempre ha corrisposto una parallela evoluzione della legislazione penale in materia, rimasta per lunghi segmenti ancorata a modelli repressivi precostituzionali: si pensi, in particolare, alla sopravvivenza nel codice penale e nella legislazione speciale di reati meramente associativi.

Prossimo appuntamento: giovedì 24 marzo, ore 17.00, presso l’Accademia dei Concordi. Tema: “Le vie della cittadinanza”. Relatore: Prof. Enrico Grosso, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Torino. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

[sabato 19 marzo 2011]

Rassegna stampa

 

FEDERALISMO FISCALE E GARANZIA NAZIONALE DEI DIRITTI FONDAMENTALI

Nell’ambito del programma didattico della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo, l’Accademia dei Concordi ha ospitato ieri la lezione magistrale sul tema “Federalismo fiscale e garanzia nazionale dei diritti fondamentali”, svolta dal Prof. Andrea Morrone, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna.

Il federalismo fiscale è garanzia dell'unità della Repubblica? Questo il quesito che deve porsi nell'analisi del processo di attuazione dell'art. 119 della Costituzione. La riforma delle regioni e degli enti locali esige una riorganizzazione delle risorse fiscali e finanziarie secondo i principi di autonomia e responsabilità. La legge n. 42 del 2009 si inserisce in questo quadro costruendo un sistema di relazioni fiscali e finanziarie incentrato sul finanziamento dei livelli essenziali dei diritti civili e sociali e delle funzioni fondamentali. In questo modo, rispetto all'enunciato costituzionale del finanziamento integrale delle funzioni regionali e locali, è davvero garantito a tutti il diritto al godimento di condizioni di vita equivalenti?

La relazione ha messo in risalto pregi e difetti del processo di attuazione del c.d. federalismo fiscale proprio nella prospettiva della tutela dei diritti e dei bisogni collettivi.

Prossimo appuntamento: venerdì 18 marzo, ore 16.00, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Viale Marconi n. 2. Sarà la Prof.ssa Giuditta Brunelli, Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nell’Università di Ferrara, a svolgere una lezione seminariale sul tema “Libertà. Il caso esemplare del diritto di associazione politica”. L’incontro è riservato ai soli iscritti alla Scuola.

[venerdì 11 marzo 2011]

Rassegna stampa

 

IL FASCISMO GUARDATO ATTRAVERSO GLI OCCHIALI DEL DIRITTO E DELLA GIUSTIZIA PENALE

L’appuntamento di ieri nell’ambito della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo ha chiamato il Prof. Michele Pifferi (Associato di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Ferrara) a svolgere un’interessante ed originale lezione seminariale sul tema “Fascismo. L’ottica del diritto e della giustizia penale”.

Con lo scopo di segnare gli elementi di continuità o di rottura con il regime liberale, la lezione ha preso in esame le principali riforme nel campo del diritto penale sostanziale, processuale, sia di tipo repressivo che preventivo, introdotte dal regime fascista: i nuovi codici penale e processuale penale, il T.U. di pubblica sicurezza, la riforma dell’ordinamento penitenziario e dell’ordinamento giudiziario.

La portata rivoluzionaria, le strategie politiche e le retoriche che hanno accompagnato l’introduzione di tali riforme nel ventennio, come anche la loro traslazione nell’ordinamento repubblicano (solo successivamente corrette dalla Corte costituzionale e dal Legislatore) si spiegano guardando criticamente alla cultura giuridica del tempo, espressione del pensiero dominante nell’accademia e nella magistratura.

Prossimo appuntamento: giovedì 10 marzo, ore 17.00, presso l’Accademia dei Concordi. Tema: “Federalismo fiscale e garanzia nazionale dei diritti fondamentali”. Relatore: Prof. Andrea Morrone, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

[sabato 5 marzo 2011]

Rassegna stampa

 

COSA RESTA DELLA SOVRANITA' NAZIONALE, OGGI?

Nell’ambito del programma didattico della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo, l’Accademia dei Concordi ha ospitato ieri la lezione magistrale sul tema “La sovranità nazionale e la sua erosione”, svolta dal Prof. Roberto Bin, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Ferrara.

Nella storia la sovranità è sempre stato il requisito strutturale per eccellenza dell’organizzazione statale. Lo Stato è sovrano perché esercita il monopolio della forza sul proprio territorio, è sovrano perché si dà le proprie regole giuridiche, è sovrano perché si colloca su una posizione paritaria con tutti gli altri Stati nella comunità internazionale.

Questo figurino, oggi, sembra non corrispondere più alla realtà delle cose. La sovranità nazionale appare oggetto di progressiva erosione, in ragione di molteplici fattori: il processo di integrazione europea, che attrae alla Comunità settori sempre più ampi, come la politica estera, la sicurezza comune, la giustizia, gli affari interni, la tutela dei diritti. L’espansione di giurisdizioni sovranazionali – sempre più spesso in dialogo con i giudici nazionali - quali la Corte di Giustizia della CE, la Corte Europea dei diritti dell’uomo. L’emersione di una giustizia penale internazionale nella forma di una Corte penale permanente per i crimini contro l’umanità.

Più in generale è la globalizzazione del diritto e dei diritti che, ridefinendo le coordinate spazio-tempo e abbattendo i confini nazionali, sembra segare il tronco (lo Stato moderno) con il suo innesto (la sovranità nazionale).

Con suggestiva vivacità, il Relatore ha illustrato le ragioni di questo processo di erosione, i suoi possibili esiti, il ruolo non comprimario spettante ancora oggi alle componenti tradizionali della sovranità nazionale, prime tra tutte la Costituzione e gli organi rappresentativi della Nazione.

Prossimo appuntamento: venerdì 4 marzo, ore 16.00, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Viale Marconi n. 2. Sarà il Prof. Michele Pifferi, Associato di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Ferrara a svolgere una lezione seminariale sul tema “Fascismo. L’ottica del diritto e della giustizia penale”. L’incontro è riservato ai soli iscritti alla Scuola.

[venerdì 25 febbraio 2011]

Rassegna stampa

 

L'ANTENATO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA: LO STATUTO ALBERTINO NELLO STATO LIBERALE

Guardare al passato è sempre utile per comprendere il presente e l’avvenire. Lo è anche per la storia delle carte costituzionali e delle forme di Stato. Lo si è compreso molto bene seguendo la colta e intensa lezione seminariale del Prof. Maurizio Fioravanti (Ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Firenze), svoltasi ieri presso la sede della Facoltà di Giurisprudenza, nell’ambito della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale di Rovigo.

L’età liberale, compresa tra l’Unità d’Italia e l’avvento del Fascismo, è stata analizzata da due diverse (ancorché intrecciate) prospettive: la prima è quella del processo di unificazione attraverso lo strumento dei plebisciti e dell’assenza di un vero e proprio potere costituente; la seconda è quella dello Statuto come patto tra Re e Parlamento che modella la forma di governo parlamentare dell’epoca. Sullo sfondo, sono state tratteggiate le grandi trasformazioni a cavallo tra otto e novecento, con particolare riferimento all’avvento dei partiti nazionali di massa (1919) e dell’accrescimento delle prerogative del Capo del governo (1925) quale punto di discontinuità del fascismo rispetto al modello costituzionale liberale.

Prossimo appuntamento: giovedì 24 febbraio, ore 17.00, presso l’Accademia dei Concordi. Tema: “la sovranità nazionale e la sua erosione”. Relatore: Prof. Roberto Bin, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Ferrara. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

[sabato 19 febbraio 2011]

RASSEGNA STAMPA

 

IL CONCETTO COSTITUZIONALE DI "UNITA' NAZIONALE" E LE SUE ATTUALI IMPLICAZIONI

Si è svolta ieri, presso l’Accademia dei Concordi, la prima lezione magistrale programmata nell’offerta didattica della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale, organizzata a Rovigo dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Ferrara.

Tema: il principio di unità nazionale, espressamente richiamato all’art. 5 della Costituzione. Quando e perché nasce il concetto di Nazione? Ha sempre conosciuto lo stesso significato o ha invece assunto connotazioni anche profondamente diverse nello spazio e nel tempo? E - soprattutto - quali concrete ricadute esso ha avuto sulle Costituzioni dei vari Stati?

A partire da questi interrogativi, il Prof. Paolo Veronesi, Associato di Diritto costituzionale nell’Università di Ferrara, ha guidato un pubblico numeroso ed attento attraverso un’indagine relativa ai vari "ingredienti" ed al loro dosaggio che la storia ha ricondotto all'idea di Nazione. Privilegiando, ovviamente, la prospettiva della Costituzione italiana, il relatore ha affrontato anche alcuni fronti caldi del dibattito attuale: è, ad esempio, giuridicamente legittimo rivendicare un diritto di secessione? E' possibile introdurre revisioni costituzionali in senso federalista? E, se si, fino a qual punto? Qual è, in definitiva, lo stato di salute della Nazione italiana?

Prossimo appuntamento: venerdì 18 febbraio, ore 16.00, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Viale Marconi n. 2. Sarà il Prof. Maurizio Fioravanti, Ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Firenze a svolgere una lezione seminariale sul tema “Lo Statuto. Genesi e trasformazioni dello Stato liberale”. L’incontro è riservato ai soli iscritti alla Scuola.

[venerdì 11 febbraio 2011]

RASSEGNA STAMPA

 

AI BLOCCHI DI PARTENZA PER IL 4° ANNO LA SCUOLA COSTITUZIONALE DI ROVIGO

Si è varata, ieri, per il quarto anno consecutivo, la Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale, organizzata a Rovigo dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Ferrara.

Dopo i saluti benauguranti del Prof. Ercole Chiari per la Fondazione Ca.Ri.Pa.RO., del Sindaco di Rovigo e dei rappresentanti degli altri partners del progetto “Conosci la Costituzione” (C.U.R., Associazione polesana “W la Costituzione”, Accademia dei Concordi), a tagliare il nastro sono stati due costituzionalisti dell’Ateneo ferrarese: il Responsabile della Scuola, Prof. Andrea Pugiotto, e il Prof. Roberto Bin, Relatore della lezione seminariale d’apertura sul tema “Forme di Stato. Dallo Stato liberale allo Stato costituzionale”.

Davanti, un uditorio attento di 120 corsisti (ma le richieste di iscrizione pervenute ammontavano a 169), chiamati quest’anno ad affrontare – attraverso gli appuntamenti settimanali della Scuola – il tema dell’«Unità nazionale, tra Costituzione e storia costituzionale». Come ha brevemente introdotto il Prof. Pugiotto, l’offerta didattica, che si svolgerà da febbraio a maggio,  non si risolve in una mera celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, semmai in un percorso di approfondimento critico.

Le lezioni del venerdì saranno dedicate alle forme organizzative dello Stato italiano succedutesi nella storia (lo stato di diritto liberale, lo stato fascista, lo stato democratico pluralista) per metterne a fuoco le profonde differenze costituzionali. Le lezioni del giovedì metteranno sotto la lente d’ingrandimento alcuni segmenti della Costituzione italiana che ruotano attorno al concetto di unità nazionale (dalla sovranità al federalismo fiscale, dalla cittadinanza ai simboli nazionali, fino alla memoria storica del paese).

Prossimo appuntamento: giovedì 10 febbraio, ore 17.00, presso l’Accademia dei Concordi. Tema: “Il concetto costituzionale di unità nazionale e le sue implicazioni”. Relatore: Prof. Paolo Veronesi, Associato di Diritto costituzionale nell’Università di Ferrara. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

[Comunicato Stampa di sabato 5 febbraio 2011]

RASSEGNA STAMPA

 

AL VIA LA QUARTA EDIZIONE DELLA SCUOLA COSTITUZIONALE

Per il quarto anno consecutivo la città di Rovigo ospiterà la Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale: iniziativa collaudata, promossa dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Ferrara e che, a riprova della serietà dell’esperienza, gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e del patrocinio – tra gli altri – degli Uffici Scolastici della Regione Veneto e della Regione Emilia Romagna.

All’interno dell’inalterata formula che ne ha decretato il successo (lezioni seminariali, lezioni magistrali, obbligo di frequenza, verifica scritta finale, diploma accreditato), la quarta edizione della Scuola costituzionale rende doverosamente omaggio al tema de L’unità nazionale tra Costituzione e storia costituzionale.

Il valore dell’iniziativa, determinata sia dalla scelta dei temi che da quella dei relatori,  trova conferma nell’elevato numero di adesioni. A fronte dei 75 posti complessivi programmati, infatti, 169 sono state le richieste di iscrizione alla Scuola. Al suo quarto anno, quindi, la Scuola non mostra segni di disaffezione o cedimento ma si riconferma, al contrario, una iniziativa di sicuro interesse non solo per gli studenti universitari ma anche per gli operatori nel comparto scolastico (sono 20 i docenti iscritti), per agenti di pubblica sicurezza (in totale 10) e, in generale, per la cittadinanza (altri 45 iscritti). Alla luce di tali dati e al fine di soddisfare nella misura massima possibile le richieste pervenute, il numero degli ammessi alla Scuola è stato portato a 120.

Per costoro dal 4 febbraio avrà quindi inizio un percorso lungo 3 mesi che, con l’ausilio della competenza e della disponibilità di relatori di indubbio spessore (Roberto Bin, Giuditta Brunelli, Lorenza Carlassare, Giovanni Cazzetta,Maurizio Fioravanti, Andrea Morrone, Michele Pifferi, Andrea Pugiotto, Paolo Veronesi) condurrà gli iscritti lungo l’analisi - storico e giuridica - di temi quali l’identità nazionale, la sovranità statale e la sua erosione, l’unità nazionale e il federalismo solo per citarne alcuni.

Un ricco programma didattico, quindi, costituito da 30 ore di lezioni frontali, supportate da materiale didattico di agevole fruizione elaborato appositamente per la Scuola e da un sito internet (www.unife.it/giurisprudenza-rovigo/scuolacostituzionale), costantemente aggiornato, che rappresenta un importante archivio di servizio per chiunque sia interessato alla divulgazione costituzionale.

 

 

PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA DEGLI AMMESSI ALLA IV EDIZIONE DELLA SCUOLA COSTITUZIONALE

ISCRITTI ALLA SCUOLA DI FORMAZIONE
PER UNA CONSAPEVOLE CULTURA COSTITUZIONALE
(Criteri di selezione; perfezionamento iscrizioni; eventuali subentri)

1. In data 31 gennaio 2011 sono state chiuse le richieste di iscrizione al IV Anno (2011) di attività della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale, promossa a Rovigo dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Ferrara. Il numero complessivo di richieste regolarmente pervenute è pari a 169 [centosessantanove]

2. Le richieste eccedono largamente il numero programmato di iscritti alla Scuola, indicato in 75 [settantacinque] (art. 3, comma 3, del Regolamento). Il dato è un indubbio segnale di apprezzamento per l’iniziativa. Tuttavia impone una selezione, secondo quanto previsto nel Regolamento della Scuola: «In caso di eccesso di richieste d’iscrizione, il Responsabile scientifico della Scuola – in accordo con il Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche – si riserva l’individuazione di trasparenti e ragionevoli soluzioni di selezione in entrata, rese pubbliche attraverso il sito della Scuola» (art. 3, comma 4).

3. Al fine di soddisfare nella misura massima possibile le richieste pervenute, si è deciso di elevare il numero degli iscritti alla Scuola a 120 [centoventi]. Oltre non è possibile andare, per ragioni logistiche, didattiche e di costi economici. I 120 posti disponibili vengono assegnati seguendo i criteri sotto illustrati.

Dal n. 1 al n. 75 vengono acquisite le prime settantacinque richieste d’iscrizione regolarmente pervenute.

Dal n. 76 al n. 89 vengono acquisite le richieste di iscrizione pervenute da personale docente e personale dirigente scolastico, in considerazione della collaborazione con l’Ufficio Scolastico della Regione Veneto e con l’Ufficio scolastico della Regione Emilia Romagna, che accreditano la partecipazione alla Scuola quale corso di aggiornamento ed in previsione dell’introduzione della materia “Cittadinanza e Costituzione” nell’offerta formativa scolastica, di ogni ordine e grado, secondo quanto previsto dall’art. 1 della Legge 30 ottobre 2008, n. 169.

Dal n. 90 al n. 91 vengono acquisite le richieste di iscrizione pervenute persone che, non essendo state ammesse per eccesso di richieste al III Anno (2010) della Scuola, avevano maturato diritto di prelazione sull’iscrizione al IV Anno (2011).

Dal n. 92 al n. 120 vengono acquisite ulteriori richieste, secondo il loro ordine cronologico di iscrizione.

4. Si rammenta che (ai sensi dell’art. 3, comma 5, del Regolamento) l’iscrizione si considera perfezionata esclusivamente attraverso la consegna della copia originale firmata dell’apposito modulo già inviato elettronicamente al Tutor della Scuola. La consegna del modulo dovrà avvenire presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara – sede di Rovigo, Viale Guglielmo Marconi n. 2, venerdì 4 febbraio 2011, dalle ore 10.30 alle ore 15.30. All’atto del perfezionamento dell’iscrizione, verrà consegnato a ciascun iscritto il materiale didattico della Scuola ed il dossier relativo alle prime due lezioni seminariali. La mancata consegna del modulo s’intende come rinuncia all’iscrizione alla Scuola, con conseguente perdita del posto in graduatoria e subentro di altro richiedente (vedi, infra, punto 5).

5. Viene resa pubblica anche la graduatoria delle ulteriori richieste pervenute (cd. “riservisti”), elaborata secondo l’ordine cronologico di iscrizione. Nell’ipotesi di mancato perfezionamento dell’iscrizione da parte di chi è incluso nella lista dei 120 ammessi, infatti, è possibile il subentro da parte di “riservisti”. Nel caso, sarà il Tutor della Scuola a contattare i potenziali subentranti tramite posta elettronica, al fine di perfezionare la sostituzione entro e non oltre la lezione magistrale in calendario il 10 febbraio 2011. Precluse ai non ammessi la partecipazione alle lezioni seminariali, si rammenta che invece sarà possibili usufruire delle lezioni magistrali, in quanto iniziative aperte a tutta la cittadinanza che, dunque, non richiedono l’iscrizione alla Scuola. In ogni caso ai “riservisti” è fin d’ora assicurato un diritto di prelazione sulla iscrizione al V Anno (2012) della Scuola, nell’ipotesi di una sua attivazione.

 

 

Prof. Andrea Pugiotto

(Responsabile didattico e scientifico

della Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale)

Ferrara-Rovigo, 1 febbraio 2011

 

GRADUATORIA DEGLI AMMESSI

GRADUATORIA DEI RISERVISTI

 

PER UNA CONSAPEVOLE CULTURA DELLA NOSTRA MAGNA CARTA

Scuola di formazione costituzionale Rovigo: presentato il 4° anno del progetto e il calendario delle lezioni sul tema del 150° dell'Unità d'Italia. (da RovigoOggi.it)

La Costituzione rivive tra i banchi da La Voce di Rovigo (13/01/2011)

Tanta voglia di Costituzione da Il Gazzettino (13/01/2011)

La Scuola di cultura costituzionale apre i battenti per il quinto anno da Il Carlino (13/01/2011)

 

A ROVIGO, UNA SCUOLA PER DIVENTARE CITTADINI CONSAPEVOLI

da "Polizia e Democrazia" numero di novembre 2010, di Michele Turazza

E’ ormai giunta al quarto anno di vita la “Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale” di Rovigo, egregia iniziativa ideata e diretta dal Andrea Pugiotto, professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Ferrara, ed instancabile animatore di eventi e studi volti alla diffusione della conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana, in particolare tra i giovani. La Scuola si inserisce nell’ambito del progetto “Conosci la Costituzione”, promosso dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Ateneo estense, in collaborazione con il Consorzio Università Rovigo, l’Associazione polesana “Viva la Costituzione”, l’Accademia dei Concordi, e grazie al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. In tempi come quelli attuali, in cui, benché prevista, l’educazione civica non trova spazio nell’ambito dei corsi di storia o lettere negli istituti di ogni ordine e grado, la Scuola costituzionale di Rovigo si pone come iniziativa unica nel suo genere per colmare una grave lacuna nella didattica ed offrire strumenti di conoscenza e pensiero critico. I cicli di formazione, partiti nel 2008, hanno sempre registrato il tutto esaurito, segno che, qualora vengano offerti seri momenti di confronto e formazione, i cittadini più attenti rispondono.
Dopo gli incontri degli scorsi anni, durante i quali sono stati trattati i temi della tutela dei diritti e del pluralismo costituzionale, nel 2011 gli illustri relatori, tutti accademici di chiara fama, parleranno di “Unità nazionale tra Costituzione e storia costituzionale”. La Scuola, i cui corsi sono completamente gratuiti, è a numero chiuso e a frequenza obbligatoria, con iscrizione entro il 31 gennaio 2011. Sono previste lezioni seminariali, aperte ai soli iscritti e lezioni magistrali, alle quali, invece, potranno partecipare tutti gli interessati. Al termine del corso, previo superamento di verifica scritta, sarà rilasciato un diploma valido come corso di aggiornamento per insegnanti di scuole medie e superiori o credito formativo per gli studenti universitari.
Sarà il prof. Roberto Bin, ordinario di diritto costituzionale, ad inaugurare, il 4 febbraio 2011, il nuovo anno scolastico con la prima lezione seminariale dal tema: “Forme di Stato. Dallo Stato liberale allo Stato costituzionale”. Seguiranno i professori Paolo Veronesi (10 febbraio : “Il concetto costituzionale di unità nazionale e le sue implicazioni”), Maurizio Fioravanti (18 febbraio: “Lo Statuto. Genesi e trasformazioni dello Stato liberale”), Michele Pifferi (4 marzo: “Fascismo. L’ottica del diritto e della giustizia penale”), Andrea Morrone (10 marzo: “Federalismo fiscale e garanzia nazionale dei diritti fondamentali”), Giuditta Brunelli (18 marzo: “Libertà. Il caso esemplare del diritto di associazione politica” e 7 aprile: “I simboli costituzionali dell’unità nazionale”), Enrico Grosso (24 marzo: “Le vie della cittadinanza”), Giovanni Cazzetta (1 aprile: “Identità nazionale e pensiero giuridico”), Lorenza Carlassare (15 aprile: “Ordinamento liberale, fascista, costituzionale: continuità o discontinuità?”), e Andrea Pugiotto (28 aprile: “Quando è perché la memoria nazionale si fa legge”).
La Scuola ha ottenuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Rovigo, degli Uffici scolastici regionali di Veneto ed Emilia Romagna e l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica. Per maggiori informazioni e iscrizioni: http://www.unife.it/giurisprudenza-rovigo/scuolacostituzionale. Email: scuolacostituzionale@unife.it.