Presentazione Rettore Prof. Giorgio Zauli

Questa settima edizione del Bilancio di Genere della nostra Università si presenta notevolmente arricchita di contenuti e di indicazioni particolarmente significativi. La pubblicazione consente l’esame e la rilettura del bilancio in una prospettiva di genere e, anno dopo anno, è diventato strumento indispensabile per l'attuazione del principio delle pari opportunità e per stabilire le principali azioni correttive.

Ma credo anche che il Bilancio di Genere non sia solo un mero strumento operativo. Innanzitutto costituisce una opportunità: quella di sviluppare una programmazione delle politiche interne In grado di rendere le nostre azioni più efficaci rispetto all'obiettivo di uguaglianza sociale, in termini di diritti, di dignità, di responsabilità tra le persone.

Le analisi compiute consentono di impostare strategie volte all'attuazione di politiche per un vero cambiamento culturale, basato sulla consapevolezza dell'esistenza di differenze tra uomini e donne per quanto riguarda le esigenze, le condizioni, i percorsi, le opportunità di vita, di lavoro e di partecipazione.

La parità di genere nei diversi ambiti della società è un obiettivo centrale presente nelle convenzioni internazionali, nelle principali direttive europee, nella Costituzione italiana e nella legislazione nazionale. L’esistenza di diseguaglianze di genere rappresentano un problema di equità ma anche di efficienza ed efficacia delle nostre azioni perché esclude, a parità di posizioni, le persone più capaci.

Il cammino per l’abbattimento di queste disuguaglianze è forse ancora lungo, ma il nostro Ateneo ci crede fermamente e lavora da anni su queste linea con azioni concrete, attraverso la redazione del Bilancio di Genere, l’istituzione del Centro Universitario di Studi sulla Medicina di Genere, l'emanazione del Prontuario dell’Università per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo e per la redazione di documenti accessibili. Tutto ciò costituisce diretta applicazione di quanto recita il nostro Statuto all'art.5 “Nella redazione degli atti, l’Università utilizza la lingua italiana nella consapevolezza, nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze di genere”.

 

Giorgio Zauli
Rettore Università di Ferrara