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Esame di Laurea

[Fonte: Scheda Unica Annuale - Quadro A5.b]

 

Per essere ammesso all'esame finale, lo studente deve avere seguito tutti i corsi del piano di studio ed avere superato tutti gli esami e tirocini previsti.
La prova finale è organizzata in due sessioni, definite a livello nazionale con decreto del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Tale prova, con valore di esame di Stato abilitante alla professione, si compone di due parti:
a) una prova pratica, articolata in modo da permettere al candidato di dimostrare di avere acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
b) la redazione di un elaborato e sua dissertazione.
La prova pratica costituisce uno sbarramento: in caso di valutazione insufficiente, l'esame si interrompe e si ritiene non superato. Il candidato non può essere ammesso alla dissertazione della tesi e potrà ripresentarsi solo nella seduta successiva.

La dissertazione dell'esame di laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un docente correlatore. Possono essere relatori di tesi le figure previste dal Regolamento studenti, nonché persone esterne all'Ateneo, purchè subordinata a nomina, limitatamente a quella seduta di laurea, autorizzata dal Responsabile della struttura didattica competente. Può essere altresì nominato un controrelatore per la seduta di laurea. La tesi di laurea potrà essere redatta in lingua italiana o in lingua inglese.

Il punteggio finale di laurea è espresso in cento decimi (110) con eventuale Lode ed è ottenuto dalla media ponderata (rapportata a 110 dei voti conseguiti) negli esami di profitto, e dalla somma delle valutazioni ottenute nella prova finale (pratica a valenza applicativa + tesi) che concorrono alla determinazione del voto finale. Vengono inoltre riconosciuti 2 punti per laurea 'in corso', 1 punto per laurea entro un solo anno fuori corso e 1 ulteriore punto a chi ha partecipato a progetti di internazionalizzazione.

Le due diverse parti dell'unica prova finale concorrono entrambe alla determinazione del voto finale (per un totale complessivo fino a 10 punti):
- per la prova di abilità pratica è previsto un punteggio massimo di 4 punti, dove il candidato, attraverso una prova scritta su casi, deve dimostrare il raggiungimento delle competenze previste dallo specifico profili professionale; in tale prova sono valutate le competenze relative a: conoscenza e capacità di comprensione applicate, autonomia di giudizio, abilità comunicative, come da Descrittori di Dublino (2, 3, 4);
- per la discussione della tesi è previsto un punteggio massimo di 6 punti, sulla base di modalità stabilite dal Consiglio di Corso di Laurea.
La Commissione può attribuire la Lode al laureando che abbia ottenuto il voto complessivo finale pari almeno a 110/110 e abbia ottenuto almeno 1 lode nel corso del suo percorso di studi oppure nel caso la somma della media dei voti conseguiti agli esami e di quelli ottenuti alla prova finale sia superiore a 110/110.