Redazione tesi

ultima modifica 11/11/2010 17:01

Cos’è una tesi

La tesi è un elaborato originale, su un tema proposto dallo studente e condiviso da uno dei docenti del corso, scelto per l’interesserelativo all’insegnamento del docente stesso. L’argomento proposto non può essere eccessivamente ampio, poiché l’argomento di tesi deve essere uno, da analizzare nel dettaglio e deve portare nuove conoscenze.
E’ importante definire subito l'oggetto vero della tesi perché è necessario porsi sin dall'inizio il problema della reperibilità delle fonti.

Una delle prime cose da fare per cominciare a lavorare su una tesi di laurea è decidere il titolo, l'indice e l’introduzione. Anche se l’introduzione e l’indice potranno subire modifiche, sono necessarie per chiarirsi le idee per presentare l’argomento scelto al docente di riferimento, che poi sarà di aiuto nell’elaborazione definitiva.
L’introduzione serve anche a stabilire quale sarà l’argomento centrale e quali quelli collaterali, “la periferia”. La distinzione è molto importante non solo per ragioni di metodo ma perché si richiede di essere molto esaurienti più per quel che avrete definito come centro che per quel che avete definito come periferia. Generalizzando, una tesi può essere sostanzialmente "di ricerca" o "di compilazione".

In entrambi i casi l’argomento dovrà stimolare interesse e curiosità.
La cosiddetta "tesi compilativa" offre una panoramica sulla letteratura critica esistente rispetto all'argomento affrontato, fungendo da base di lavoro per ogni studio che voglia approfondire il tema e sviluppare nuove e originali conclusioni. Se si vuole affrontare una tesi di questo genere, meno onerosa in termini di tempo, conviene innanzitutto assicurarsi dell’esistenza e della reperibilità del materiale bibliografico.

La "tesi di ricerca" è certamente più impegnativa e in un certo senso più rischiosa. Richiede una messa in gioco e "su carta" delle proprie idee, delle proprie conclusioni. Importante in questo tipo di lavoro è tenere sempre presente ciò che si vorrà arrivare a dire, a dimostrare. La conclusione sarà paradossalmente la vostra guida, il principio di organizzazione di tutto il materiale trattato. Naturalmente questa sarà il frutto di un processo lento e si andrà costruendo durante lo studio delle pubblicazioni esistenti in materia.
 
La tesi può anche essere una relazione tecnico-scientifica atta ad illustrare le particolari caratteristiche di un prodotto di comunicazione multimediale-analogica oppure multimediale-digitale, supportato da una memoria ottica o dalla rete Internet.

Quante copie della tesi

I laureandi dei corsi di laurea triennale non devono consegnare agli uffici amministrativi l’elaborato finale, ma solo copia del frontespizio dello stesso. L’elaborato scritto sarà presentato direttamente dal candidato ai componenti la Commissione di laurea il giorno del sostenimento dell’esame finale e, al termine della seduta di laurea, la Commissione avrà cura di riconsegnare al laureato l’elaborato stesso.

Impaginazione tesi

Per le copie del laureando, relatore (ed eventuale correlatore): il laureando è libero di scegliere l’impaginazione che crede più adeguata, tuttavia suggeriamo di seguire i seguenti parametri:
• margini della pagina: 3 su tutti i lati;
• Carattere: Times New Roman 12
• interlinea: 1,5
• note a pie’ di pagina.

Si consiglia di iniziare i capitoli sempre nella pagina di destra (mentre i paragrafi vanno di seguito).
E’ possibile inserire immagini, grafici, tabelle, ecc. a colori.

Per le note si consiglia di seguire il seguente esempio:

  • per i testi: Autore (o autori), Titolo del testo (in corsivo), Città della casa editrice, Casa editrice, anno di pubblicazione, p. XXX

ad es.:  E. Boncinelli, Il cervello, la mente e l’anima, Milano, Arnoldo Mondadori, 1999, p. 11
se lo stesso testo viene citato subito dopo: Ibidem (se la citazione si trova nello stesso testo, stessa pagina) Ivi, p. xxx (se la citazione si trova nello stesso testo, ma non nella stessa pagina).
Quando si cita nuovamente lo stesso testo, ma non subito di seguito: Autore, titolo del testo, op. cit. p. xxx.

  • per articoli da riviste: Autore, “titolo dell’articolo” (tra virgolette), in Titolo della rivista (in corsivo), n. xx, anno di pubblicazione, le pagine in cui appare l’articolo, p.es.: pp. 10-15.
  • per articoli in rete: Autore, “titolo dell’articolo” (tra virgolette), nel sito: www. ecc.

Quando si citano letteralmente parole da un testo, mettere le “virgolette” all’inizio e alla fine della citazione e indicare il n. della pagina, quando invece un argomento è stato preso sì da un testo ma lo si è elaborato personalmente, mettere la nota alla fine dell’argomento e riportare le pagine: es. pp. 10-20.

Per la bibliografia indicare testi, articoli ecc, come nelle note (senza le indicazioni delle pagine). Mettere gli autori in ordine alfabetico.
Per la sitografia: elencare i siti visitati.

Azioni sul documento