Redazione tesi

ultima modifica 24/02/2009 16:42

Cos’è una tesi

La tesi è un elaborato originale, su un tema proposto dallo studente a uno dei docenti del corso, scelto per l’interesse relativo all’insegnamento del docente stesso. L’argomento proposto non può essere eccessivamente ampio, poiché deve essere uno, da analizzare nel dettaglio e deve portare nuove conoscenze.
E’ importante definire subito l'oggetto vero della tesi perché è necessario porsi sin dall'inizio il problema della reperibilità delle fonti.

Una delle prime cose da fare per cominciare a lavorare su una tesi di laurea è scrivere, l’introduzione e l'indice. Anche se sia l’introduzione che l’indice si modificheranno via via, il tutto serve a chiarirsi le idee per presentare l’argomento scelto al docente di riferimento, che poi sarà di aiuto nell’elaborazione definitiva.
E’ inoltre importante verificare l’esistenza di una bibliografia adeguata all’argomento da trattare. In ogni caso i testi di riferimento saranno indicati dal relatore.
L’introduzione serve anche a stabilire quale sarà il centro e quale la periferia della tesi. Distinzione che è molto importante e non solo per ragioni di metodo. Vi si richiederà di essere esaurienti molto più per quel che avrete definito come centro che per quel che avete definito come periferia

Generalizzando, una tesi può essere sostanzialmente "di ricerca" o "di compilazione".
In entrambi i casi l’argomento dovrà stimolare interesse e curiosità.
La cosiddetta "tesi compilativa" offre una panoramica sulla letteratura critica esistente rispetto all'argomento affrontato, fungendo da base di lavoro per ogni studio che voglia approfondire il tema e sviluppare nuove e originali conclusioni. Se si vuole affrontare una tesi di questo genere, meno onerosa in termini di tempo, conviene innanzitutto assicurarsi dell’esistenza e della reperibilità del materiale bibliografico.
La "tesi di ricerca" è certamente più impegnativa e in un certo senso più rischiosa. Richiede una messa in gioco e "su carta" delle proprie idee, delle proprie conclusioni. Importante in questo tipo di lavoro è tenere sempre presente ciò che si vorrà arrivare a dire, a dimostrare. La conclusione sarà paradossalmente la vostra guida, il principio di organizzazione di tutto il materiale trattato. Naturalmente questa sarà il frutto di un processo lento e si andrà costruendo durante lo studio delle pubblicazioni esistenti in materia.
 
La tesi può anche essere una relazione tecnico-scientifica atta ad illustrare le particolari caratteristiche di un prodotto di comunicazione multimediale-analogica oppure multimediale-digitale, supportato da una memoria ottica o dalla rete Internet.

 

Informazioni generali

Rispettare le scadenze indicate dalla segreteria studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia per:

  • la presentazione della domanda;
  • la consegna della documentazione richiesta;
  • la consegna del libretto;
  • la consegna del frontespizio della tesi (firmato dal relatore e dal laureando).

Il titolo riportato deve essere lo stesso di quello indicato nella domanda di laurea.

 

I laureandi dei corsi di laurea triennale non devono consegnare agli uffici amministrativi l’elaborato finale, ma solo copia del frontespizio dello stesso.

 

L’elaborato scritto sarà presentato direttamente dal candidato ai componenti la Commissione di laurea il giorno del sostenimento dell’esame finale e, al termine della seduta di laurea, la Commissione avrà cura di riconsegnare al laureato l’elaborato stesso.

 

Impaginazione tesi

Per le copie del laureando, relatore (ed eventuale correlatore): il laureando è libero di scegliere l’impaginazione che crede più adeguata, tuttavia suggeriamo di seguire i seguenti parametri:
• margini della pagina: 3 su tutti i lati;
• Carattere: Times New Roman 12
• interlinea: 1,5
• note a pie’ di pagina.

Si consiglia di iniziare i capitoli sempre nella pagina di destra (mentre i paragrafi vanno di seguito).
E’ possibile inserire immagini, grafici, tabelle, ecc. a colori.

Per le note si consiglia di seguire il seguente esempio:
• per i testi: Autore (o autori), Titolo del testo (in corsivo), Città della casa editrice, Casa editrice, anno di pubblicazione, p. XXX
ad es.:  E. Boncinelli, Il cervello, la mente e l’anima, Milano, Arnoldo Mondadori, 1999, p. 11
se lo stesso testo viene citato subito dopo: Ibidem (se la citazione si trova nello stesso testo, stessa pagina) Ivi, p. xxx (se la citazione si trova nello stesso testo, ma non nella stessa pagina).
Quando si cita nuovamente lo stesso testo, ma non subito di seguito: Autore, titolo del testo, op. cit. p. xxx.

• per articoli da riviste: Autore, “titolo dell’articolo” (tra virgolette), in Titolo della rivista (in corsivo), n. xx, anno di pubblicazione, le pagine in cui appare l’articolo, p.es.: pp. 10-15.

• per articoli in rete: Autore, “titolo dell’articolo” (tra virgolette), nel sito: www. ecc.

Quando si citano letteralmente parole da un testo, mettere le “virgolette” all’inizio e alla fine della citazione e indicare il n. della pagina, quando invece un argomento è stato preso sì da un testo ma lo si è elaborato personalmente, mettere la nota alla fine dell’argomento e riportare le pagine: es. pp. 10-20.

Per la bibliografia indicare testi, articoli ecc, come nelle note (senza le indicazioni delle pagine). Mettere gli autori in ordine alfabetico.

Per la sitografia: elencare i siti visitati

 

Presentazione

Per la presentazione in seduta di laurea il laureando avrà a disposizione di norma dai 12 ai 15 minuti. La commissione deve capire dall’esposizione qual è il problema che è stato affrontato, perché è importante, e quali sono state le difficoltà e i problemi aperti. E’ importante inoltre spiegare quali metodologie sono state usate per risolvere tali problemi e quali sono i risultati ottenuti.
La relazione orale solitamente è accompagnata da un supporto visivo o audiovisivo.

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