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Civita di Tarquinia, area del cd Mitreo

La prima campagna di scavo, svolta nel luglio del 2016, si è occupata di riportare alla luce quella porzione di una grande domus romana posta non lontana dalla viabilità antica, già indagata nel 2014 dalla Soprintendenza archeologica dell’Etruria Meridionale. Il rinvenimento di gran parte di una statua di Mitra, sottratti dal mercato clandestino e provenienti da questo punto della città romana di Tarquinia, ha determinato l’inizio degli scavi regolari. Quanto portato alla luce nella recente campagna 2016, ha permesso di ampliare la conoscenza dello sviluppo planimetrico degli ambienti scoperti. La domus dunque si è dimostrata molto più grande di quanto si pensasse, articolata in ambienti di diverse dimensioni e tecniche differenti e dotata di almeno quattro pozzi per la captazione dell’acqua potabile e una fontana ornamentale. Inoltre, dalle prospezioni geo-magnetiche e dal ritrovamento di diversi reperti archeologici, tipici del mondo cultuale, risulta che nei paraggi ci fosse anche un edificio di culto etrusco medio-ellenistico.