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DIRITTO PROCESSUALE PENALE II

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2016/2017
Docente
DANIELE NEGRI
Crediti formativi
6
Periodo didattico
Secondo Semestre
SSD
IUS/16

Obiettivi formativi

Attraverso una esposizione aggiornata dei principi costituzionali e convenzionali, nonché delle regole che governano l'esercizio della giurisdizione penale, il corso mira a fornire agli studenti la padronanza delle categorie dogmatiche fondamentali e degli istituti di diritto positivo relativi alla procedura penale.
Le principali conoscenze acquisite riguarderanno gli istituti del diritto processuale penale nella loro dimensione statica e dinamica, considerati in rapporto ai referenti costituzionali e d’origine pattizia. Le principali abilità saranno: comprensione generale del funzionamento del procedimento penale e del significato dei principi fondamentali che ne influenzano la fisionomia, acquisizione di un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, capacità di interpretare le disposizioni della legge processuale, analizzare criticamente istituti e questioni controverse della dinamica processuale. Verrà anche sviluppata la capacità di verificare la compatibilità di disposizioni della legge processuale penale con le fonti di rango superiore.

Prerequisiti

Buona conoscenza del diritto costituzionale e del diritto penale. E' consigliata la conoscenza delle nozioni di base della teoria generale del diritto e del diritto processuale civile.

Insegnamenti propedeutici: Diritto costituzionale, Istituzioni di diritto privato, Diritto penale I.

Contenuti del corso

A. INQUADRAMENTO GENERALE (6 ore)
Il principio di legalità processuale penale. La relazione tra diritto penale e processo. Modelli processuali: accusatorio, inquisitorio, giusto processo. Cronistoria delle riforme del processo penale italiano: dal codice del 1930 al codice del 1988; vicissitudini successive. Lo schema del procedimento penale attuale.
B. I PRINCIPI COSTITUZIONALI E ISTITUTI PROCESSUALI (12 ore)
Imparzialità del giudice (astensione, ricusazione, rimessione, incompatibilità funzionale). Naturalità e precostituzione del giudice (competenza e criteri di attribuzione). Obbligatorietà dell’azione penale (statuto e uffici del pubblico ministero; funzione di controllo del giudice per le indagini preliminari). La presunzione d’innocenza (regola di trattamento e di giudizio; formule di proscioglimento). Diritto di difesa: autodifesa (diritto all’informazione e alla traduzione; diritto alla presenza processuale dell’imputato, tutela dall’autoincriminazione); difesa tecnica (nomina fiduciaria e difesa d’ufficio; patrocinio per i non abbienti; garanzie del difensore). Il contraddittorio nella formazione della prova e le sue eccezioni.
C. DINAMICA DEL PROCEDIMENTO PENALE–I PARTE (12 ore)
Indagini preliminari: notizia di reato e fase informativa. Fase acquisitiva. Sopralluogo e accertamenti tecnici. Ispezione, perquisizione, sequestro. Intercettazioni. Atti a contenuto dichiarativo. Interrogatorio e diritto al silenzio. L’imputato testimone assistito. Partecipazione della difesa agli atti di indagine. Segretezza e pubblicità delle indagini. Investigazioni difensive. Termini di durata e avviso di conclusione delle indagini preliminari.
L’alternativa tra azione penale e archiviazione. I casi e il procedimento di archiviazione.
D. GLI ATTI (4 ore)
Invalidità degli atti processuali penali: inesistenza, abnormità, nullità, inammissibilità. Il procedimento probatorio e la inutilizzabilità.
E. DINAMICA DEL PROCEDIMENTO PENALE–II PARTE (16 ore)
Azione e imputazione. Udienza preliminare. La separazione dei fascicoli processuali e la categoria della irripetibilità.
Il dibattimento: principi generali. Diritto alla prova. L’archetipo della testimonianza. Regole di assunzione della prova orale (esame incrociato). Le contestazioni. La provata condotta illecita e i concordati sulla prova. Letture dibattimentali. Un passo indietro: l’incidente probatorio. La prova documentale. La circolazione probatoria tra procedimenti diversi. La perizia e i prelievi coattivi a fini di accertamento. La modifica dell’imputazione.
Persona offesa, parte civile e soggetti vulnerabili.
F. I RITI SPECIALI (9 ore)
Riti acceleratori del dibattimento: giudizio immediato e direttissimo. Riti alternativi al dibattimento. Procedimento per decreto penale di condanna. La giustizia negoziata: giudizio abbreviato e applicazione di pena concordata. La messa alla prova per adulti.
G. LE MISURE CAUTELARI (9 ore)
Il procedimento cautelare come “processo nel processo”. Gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari. Criteri di adeguatezza e di proporzionalità. Procedimento e provvedimento cautelare. Revoca e sostituzione della misura. Le impugnazioni de libertate: il riesame. Il sequestro preventivo.
H. LE IMPUGNAZIONI (8 ore)
Principi generali in materia di impugnazione. Appello. Ricorso per cassazione. Revisione. Rescissione del giudicato.
ESERCITAZIONI (14 ore)
Analisi progetto di legge presentato al Parlamento. Formulazione di emendamenti da parte degli studenti. Discussione dei testi con simulazione dibattito parlamentare ed elaborazione di una proposta da sottoporre agli organi legislativi.
Esposizione caso giudiziario. Presenza degli studenti nelle aule giudiziarie durante il dibattimento. Discussione sulle questioni emerse.
La trattazione è accompagnata dalla indicazione delle fonti, che lo studente è guidato a ricercare e approfondire.
Per Diritto processuale penale II, lett. F G H I.

Metodi didattici

Nell’ambito delle lezioni frontali vengono illustrati i diversi istituti del processo penale, partendo dai loro capisaldi costituzionali, passando per i riferimenti alle Carte internazionali dei diritti e senza trascurare altresì gli sfondi storico-politici di ciascuno di essi, anche grazie all'esposizione delle concezioni dottrinali e giurisprudenziali via via maturatesi in materia. Il corso tende a sollecitare progressivamente gli studenti a riconoscere i nessi tra le norme o gli istituti trattati, così come a ragionare sulla compatibilità di questi con i principi d'ordine superiore. L’ultimo modulo del corso è organizzato in forma di esercitazioni. Gli studenti sono chiamati a preparare e discutere testi normativi, al fine di acquisire maggiore consapevolezza sul significato delle disposizioni codicistiche vigenti e degli equilibri interni al sistema processuale. E’ inoltre programmata una visita esterna presso gli uffici giudiziari, al fine di assistere alla fase processuale del dibattimento e riconoscere così le norme processuali applicate in concreto, identificando anche le prassi devianti rispetto alle medesime.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Esami orali. Il voto finale è il risultato di almeno due domande, una più generale (che coincide tendenzialmente con un istituto fondamentale) e una più specifica. Il voto finale risulta dalla media tra i voti parziali assegnati alla risposta del candidato a ciascuna domanda. L’insufficienza anche lieve nella risposta ad una delle due domande rende necessario almeno uno terzo quesito, formulato tenendo conto delle specifiche carenze evidenziate e volto a superare i dubbi emersi sulla preparazione. Il conferimento di votazioni superiori a 27/30 dipende dalla capacità del candidato di cogliere agevolmente i nessi sistematici all’interno della disciplina processuale. Il conferimento della lode presuppone la capacità di argomentare su questioni controverse della materia.

Testi di riferimento

G. CONSO-V. GREVI-M. BARGIS, Compendio di procedura penale, 8a ed., Cedam, Padova, 2016, pp. LI-LXXXIV, 1-229, 255-418, 431-444, 458-600, 602-673, 676-686, 689-760, 801-813, 818-962.

E' consigliato l'uso del seguente codice: H. BELLUTA-M. GIALUZ-L. LUPARIA, Codice sistematico di procedura penale, Giappichelli, Torino, 2016.