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DIRITTO PROCESSUALE PENALE I

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2015/2016
Docente
DANIELE NEGRI
Crediti formativi
9
Periodo didattico
Secondo Semestre
SSD
IUS/16

Obiettivi formativi

Attraverso una esposizione aggiornata dei principi costituzionali e convenzionali, nonché delle regole che governano l'esercizio della giurisdizione penale, il corso mira a fornire agli studenti la padronanza delle categorie dogmatiche fondamentali e degli istituti di diritto positivo relativi alla procedura penale.
Le principali conoscenze acquisite riguarderanno gli istituti del diritto processuale penale nella loro dimensione statica e dinamica, considerati in rapporto ai referenti costituzionali e pattizi. Nello specifico, una volta acquisite le indispensabili conoscenze circa i soggetti del procedimento penale, le categorie degli atti che lo contraddistinguono e le relative invalidità, si esporranno le regole di funzionamento del procedimento ordinario e dei principali riti speciali. Apposita e distinta trattazione sarà anche dedicata al sistema cautelare ed alle impugnazioni.
Le principali abilità saranno: comprensione generale del funzionamento del procedimento penale e del significato dei principi fondamentali che ne influenzano la fisionomia, acquisizione di un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, capacità di interpretare le disposizioni della legge processuale, analizzare criticamente istituti e questioni controverse della dinamica processuale. Verrà anche sviluppata la capacità di verificare la compatibilità o scorgere la dubbia compatibilità di disposizioni della legge processuale penale con le fonti di rango superiore.

Prerequisiti

Buona conoscenza del diritto costituzionale e del diritto penale. E' consigliata la conoscenza delle nozioni di base della teoria generale del diritto e diritto processuale civile.
INSEGNAMENTI PROPEDEUTICI: Diritto costituzionale, Istituzioni di diritto privato, Diritto penale I.

Contenuti del corso

INQUADRAMENTO GENERALE: La legalità processuale penale. Peculiarità della relazione tra diritto e processo penale. Strutture del processo e modelli procedurali. Cronistoria delle riforme del processo penale italiano (5 ore)
STATICA DEL PROCEDIMENTO: I soggetti del procedimento. Giurisdizione e competenza (6 ore). Le funzioni processuali fondamentali: accusa, difesa, giudizio (6 ore). Attività processuali: la validità degli atti e le sanzioni per la violazione delle regole processuali. Categorie di atti processuali. Il diritto probatorio (4 ore).
DINAMICA DEL PROCEDIMENTO: Indagini preliminari: dalla notizia di reato alle indagini della polizia giudiziaria e del pubblico ministero; facoltà e poteri della persona sottoposta alle indagini preliminari e della persona offesa. L’azione penale (18 ore).
L'udienza preliminare (2 ore).
Il dibattimento: atti preliminari; l'ammissione e l'assunzione delle prove; il giudizio (10 ore) .
I procedimenti speciali (8 ore).
Le misure cautelari (6 ore).
Le impugnazioni: principi generali e singoli mezzi di impugnazione (5 ore).
Ciascuna questione trattata è accompagnata dalla indicazione delle fonti rilevanti, sia normative sia giurisprudenziali, che lo studente è sollecitato e guidato a ricercare ed approfondire.
Ai fini dell'esame, considerata la transizione nella titolarità degli insegnamenti, fare riferimento al programma dettagliato alla pagina seguente: http://docente.unife.it/daniele.negri/programmi-dei-corsi/programma-2015-16-diritto-processuale-penale-i/view

Metodi didattici

Nell’ambito delle lezioni frontali vengono illustrati i diversi istituti del processo penale, partendo dai loro capisaldi costituzionali, passando per i riferimenti alle Carte internazionali dei diritti e senza trascurare altresì gli sfondi storico-politici di ciascuno di essi, anche grazie all'esposizione delle concezioni dottrinali e giurisprudenziali via via maturatesi in materia. In apertura il docente invita gli studenti ad illustrare quale precomprensione essi abbiano del processo penale come semplici cittadini e studenti d'altre discipline giuridiche, onde orientare il corso alla correzione delle storture dovute alla risonanza mediatica del processo. Prevalentemente basato all'inizio su lezioni impartite ex cathedra, il corso poi si apre progressivamente alla sollecitazione attiva degli studenti, chiamati a riconoscere i nessi con norme o istituti trattati in precedenza, oppure a ragionare sulla compatibilità di questi con i principi d'ordine superiore. Verso la conclusione del corso si tiene una visita esterna presso gli uffici giudiziari, al fine di assistere alla fase processuale del dibattimento; i contenuti dell'attività di udienza sono successivamente discussi in aula con approccio critico e di stigma verso le prassi devianti. E' infine organizzata una visita esterna ad istituto di pena (in base alla disponibilità delle strutture carcerarie), al fine di comprendere appieno il significato della libertà personale, valore cardine attorno al quale ruota il processo penale.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Esami orali. Il voto finale è il risultato di almeno due domande, una più generale (che coincide tendenzialmente con un istituto fondamentale) e una più specifica. Il voto finale risulta dalla media tra i voti parziali assegnati alla risposta del candidato a ciascuna domanda. L’insufficienza anche lieve nella risposta ad una delle due domande rende necessario almeno uno terzo quesito, formulato tenendo conto delle specifiche carenze evidenziate e volto a superare i dubbi emersi sulla preparazione. Il conferimento di votazioni superiori a 27/30 dipende dalla capacità del candidato di cogliere agevolmente i nessi sistematici all’interno della disciplina processuale. Il conferimento della lode presuppone la capacità di argomentare su questioni controverse della materia.

Testi di riferimento

G. CONSO - V. GREVI - M. BARGIS, Compendio di procedura penale, 7a ed., Cedam, Padova, 2014, pp. XLI-LXXVII, 1-252, 281-469, 485-496, 512-695, 698-780, 783-795, 797-883, 934-947, 953-1116.
O, in alternativa, M. CHIAVARIO, Diritto processuale penale, 6a ed., Utet, Torino, 2015, pp. 1-302, 307-317 (§ 6.2. incluso), 318 (dal § 9)-552, 553-585, 626-705 (§ 8.4. incluso), 713-722 (§ 4.2.3. incluso), 724-804 (§ 8 incluso), 827-839 (§ 4.7.2. inclusi), 843-860.