La qualità attraverso il confronto progettuale: premi e concorsi dell’architettura

last modified May 03, 2010 03:10 PM
Amedeo Schiattarella, Architetto

L’idea di istituire un concorso per premiare progetti di restauro va a colmare un vuoto inspiegabile per la cultura italiana. Non c’è dubbio infatti che il Restauro Architettonico rappresenti uno degli ambiti disciplinari in cui la nostra tradizione rappresenta l’eccellenza nell’intero panorama internazionale. L’approccio, la metodologia, ma anche e soprattutto gli esiti della nostra attività di progettazione, pur condotti secondo logiche e percorsi culturali e principi guida diversificati tra di loro, hanno comunque accreditato l’esistenza di una Scuola Italiana del Restauro. Giusto quindi sottolineare le eccellenze, attraverso l’istituzione di un premio, non solo volto a fornire un  riconoscimento per quanto realizzato ma anche per consolidare la nostra grande tradizione disciplinare. Un discorso più complesso ed altrettanto rilevante andrebbe condotto sulla necessità di adottare procedure concorsuali anche per gli incarichi pubblici nell’ambito del restauro. Il delicato tema dei concorsi, che rappresenta, comunque, nel complesso quadro delle norme italiane che regolamentano dell'affidamento degli incarichi per le opere pubbliche, l’unica possibilità per operare scelte sulla base qualitativa e non quantitativa, non è mai stato associato alla materia del Restauro.  Le ragioni di questa mancanza non  sono evidenti anche se forse qualche motivo può essere facilmente identificato. La necessità di fornire garanzie sulle capacità di esperienze tecniche a fronte della grandi responsabilità di preservare il patrimonio storico, l’alto livello di  specializzazione necessario, l’esigenza di utilizzare conoscenze scientifiche di livello adeguato potrebbero rappresentare alcuni di questi motivi, ma non si tratta di argomentazioni molto diverse da quelle riferibili ad una qualsiasi altra opera pubblica da realizzare ex-novo.  Certo è che, a mia memoria, non è dato ricordare un precedente che ci racconti di un incarico pubblico per il restauro conferito tramite una procedura concorsuale. In modo non dissimile da quanto si può affermare per un progetto edilizio, ritengo che il ricorso al concorso, anche nell’ambito del restauro architettonico, possa rappresentare la strada maestra. Oltre a rappresentare una metodologia più trasparente e oggettiva rispetto ai modi attualmente in uso per selezionare i tecnici da incaricare daremmo a giovani studiosi le stesse possibilità che sono oggi riservate ai professionisti più esperti e più noti. In via sperimentale si potrebbe quindi iniziare a far ricorso a selezioni che derivino da un confronto diretto tra proposte progettuali, con la consapevolezza che si dovranno, poi successivamente, affrontare altri tipi di criticità di minore rilevanza fornendo grande attenzione alla definizione delle regole, attraverso un esauriente lavoro istruttorio di preparazione e soprattutto fornendo garanzie  di neutralità della giuria.

 

 

Profilo dell'Autore

Amedeo Schiattarella, architetto, nato nel 1943, dal 1970 svolge a Roma un’ intensa attività professionale.  Tra i progetti più recenti e significativi ricordiamo: il Metropolitan Museum di Seoul, il Children Museum di Kyonngi (Corea del Sud), la biblioteca della Facoltà Valdese di Teologia in Roma e  il restauro del Palazzo Gran Priorale di Venezia e di Villa Durante a Roma.  Partecipa costantemente a concorsi nazionali ed internazionali di progettazione, tra cui recentemente: Museo Carolino-Augusteo, Salisburgo (Austria), Museo Archeologico di Daegu, Grattacieli dell’Università Hong Ki a Seoul, Museo Nam June Paik, Kyonggi (Corea del Sud), Padiglione Italiano all’Expo 2005 (Giappone), Museo del Mediterraneo a Marsiglia (Francia), Childrens’ Museum, Kyonggi (Corea del Sud).  Sue opere sono state pubblicate tra l'altro su L’Arca, L'architettura cronache e storia, Domus, A.U., Plus, Concept, Spazio Architettura, Metamorfosi ed esposte a Roma, Milano, Modena, Barcellona, Seoul. Recentemente è stato insignito del European Union Prize for Cultural Heritage Diploma per il restauro di Palazzo Durante a Roma.  E’ molto impegnato nel promuovere la cultura professionale ed architettonica attraverso un’attiva partecipazione a convegni e dibattiti, e con interviste in radio e televisione ed articoli su riviste e quotidiani. Dal 1999 è Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e Membro della Commissione Edilizia e della Qualità Urbana del Comune di Roma.  E’ stato fondatore della Casa dell’Architettura e dal 2003 ne presiede il Comitato Scientifico.   Nel 2005 è stato insignito del titolo di Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura della Repubblica Francese.