Ipogeo dei Volumni a Perugia

ultima modifica 18/11/2009 17:48

 

Il rilievo eseguito del noto monumento funerario etrusco a Perugia, scavato a sottrazione nella morbida roccia tufacea, fa parte integrante di una tesi di laurea in architettura al dipartimento di restauro architettonico presso l'Università degli Studi di Firenze - in collaborazione con il D.I.A.P.Re.M. dell'Università degli Studi di Ferrara - con finalità di studio del sistema strutturale in pietra che simula dei soffitti lignei. Il primo obiettivo era l'esatta documentazione dimensionale e spaziale dello status quo dell'intero monumento che si trova in continuo degrado. L'impianto spaziale della tomba, riproducendo la pianta canonica di una casa romana articolata in dieci ambienti e soffitti lignei fedelmente modellati, portava all'analisi e alla ricostruzione ideale delle strutture lignee di copertura usate dal modello di riferimento.
Solo a seguito della misurazione con laser scanner risulta possibile il controllo delle deformazioni locali degli elementi strutturali, dovute al sovraccarico di esercizio della struttura modello. In fase di rilievo la difficoltà di collegamento tra le scansioni degli ambienti periferici a quello centrale era dovuta ai passaggi strettissimi ed è stata risolta tramite l'integrazione del rilievo per mezzo di una stazione totale.
 La difficile condizione di illuminazione non ha consentito una corretta ripresa dell’immagine sferica, che solitamente viene scattata dallo scanner per la texturizzazione del modello.
I valori di riflettanza ottenuti dal rilievo sono risultati poco leggibili poiché molto omogenei a causa della onnipresente condensa sulle superfici e la conseguente presenza di microflora. In fase di modellazione il problema di base è stato il trovarsi di fronte ad una scultura a dimensione architettonica e quindi di superfici modellate con deformazioni puntuali, locali e globali; informazioni non rinunciabili per la documentazione del monumento. L'acquisizione della nuvola di punti a maglia centimetrica si è svolta in circa 14 ore negli ambienti sotterranei ad una umidità relativa del 97%, senza comunque interferire con l'afflusso delle visite turistiche. Il modello tridimensionale ottenuto costituisce la base per diverse elaborazioni tutt'ora in corso. L’analisi principale riguarda l'indagine sul sistema costruttivo ligneo etrusco di riferimento e l'elaborazione di una proposta di modello delle coperture, articolato tridimensionalmente con superfici lineari, ed il confronto tra le membrature idealizzate linearmente e le deformazioni locali probabilmente indotte volutamente dagli esecutori della tomba. Tale elaborazione è possibile tramite la sovrapposizione del modello organico con quello lineare ottenuto dal laser scanner 3D .
Un’ulteriore possibilità di studio offerta dalla disponibilità del modello consiste nella mappatura delle superfici triangolate utilizzando le riprese fotografiche ortogonali con l'obiettivo di arrivare ad una proposta di visita digitale interattiva del sito archeologico, non essendovi la possibilità di renderlo fisicamente accessibile a persone disabili.

 

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