"L'albero dei Giusti": giovedì 26 gennaio 2017

ultima modifica 20/01/2017 11:16
Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, ore 17,30 - Azione scenica nell’ambito delle iniziative ferraresi per il "Giorno della Memoria 2017”

Elaborazione drammaturgica e messa in scena a cura di Daniele Seragnoli

con allievi allieve del Centro Teatro Universitario di Ferrara e del Corso di laurea in “Tecnica della riabilitazione psichiatrica”

Voci e corpi: Chiara Baroni, Alessandro Tagliati, Giulia Tiozzo, Flavia Tisato, Alessandra Tracchi, Federica Vento

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Dalle note di lavoro:

Per i Giusti ancora in mezzo a noi…

Ricordi, frammenti di memoria, citazioni, testimonianze di chi c’era e di chi ha raccontato dopo… ma pur sempre presenze… danno vita a un mosaico composito entro il quale non è necessario trovare un filo di narrazione convenzionale, ma il tessuto di una elaborazione fatta di “impressione di immagini” che invitano a riflettere su un tema generale e attuale ancora nel mondo d’oggi: quello della sofferenza degli oppressi, della “giustizia”, della “necessità” di aiutare e di sostenere, silenziosi e disinteressati, per poi tirarsi indietro senza chiedere nulla in cambio né aspettare una ricompensa diversa dalla riconoscenza e da un “semplice” grazie.

Nella “foresta dei Giusti” allo Yad Vashem di Gerusalemme abbiamo individuato e scelto solo alcuni dei tantissimi “alberi” possibili dai quali ricavare linfa per il nostro lavoro di ricerca. Con le radici attecchite nella Storia ma con i rami verso un cielo che dovremmo tutti guardare con attenzione e rispetto, per ricavarne insegnamenti e frutti non transitori.

Biografie di persone normali, che conducevano una esistenza normale, in una altrettanto normale quotidianità, che ci hanno consegnato racconti e squarci di vita, a volte tragici a volte ironici... che hanno salvato vite. Quante non importa. A quegli "alberi" abbiamo dato corpo e voce, in uno spazio scenico vuoto, affidandoci all'efficacia delle parole e dei gesti che le accompagnano, e non a un teatro ricolmo di orpelli, finto e inerte.

«Io darò loro, nella mia casa e tra le mie mura, un monumento (yad) e un nome (shem) più che se fossero figli e figlie; io darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato» (Isaia 56:5)

Zachor (Ricorda)………..

«Il Giusto è la dimostrazione che là dove la politica fallisce e le opinioni pubbliche sono sorde alla sorte delle vittime, all’individuo rimane sempre uno spazio personale per erigere comunque un argine al male. Nessuno può sfuggire a questa scelta. Anche se non si ha la forza di ribaltare la Storia si può seminare un granello di bene. Lo ha fatto il muratore Lorenzo ad Auschwitz quando ha offerto il suo pane a Primo Levi» (Gabriele Nissim)

«Non siamo né storici né filosofi, siamo solo testimoni» (Primo Levi)

 

«Chi salva una vita, salva il mondo intero»

(Talmud)