Giovedì 3 novembre ore 21: “L’uomo invisibile”, di e con Paolo Musio

ultima modifica 28/10/2016 10:21
Terzo evento della rassegna “Uno sguardo al cielo”. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria tramite invio di una mail a conversazionilutto@unife.it o telefonando al numero 349/3593164.
Giovedì 3 novembre ore 21: “L’uomo invisibile”, di e con Paolo Musio

Foto di scena

 

Che cosa significa invisibilità dell’uomo come prerogativa del mondo contemporaneo? Cosa comporta oggi essere invisibili? Su questi temi si interroga lo spettacolo teatrale creato e interpretato da Paolo Musio, attore e docente di recitazione, che approda al CTU di Ferrara dopo numerose repliche in Italia e in Europa. Particolarmente significativa la rappresentazione nella primavera 2016 presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca organizzata da Michalis Traitsis nell’ambito del progetto “Passi sospesi”.

Da una personale e progressiva elaborazione di materiali ispirati a H.G. Wells ed E. Cioran, l’artista, come in un teatro anatomico, esamina quel che resta dell’identità dell’uomo occidentale, e come in un’aula di tribunale rende lo spettatore partecipe di una testimonianza impossibile. Oppure come in un reparto neonatale per adulti, ancora una volta si cerca un principio di azione, un senso reinventato di partecipazione, un modo per uscire in strada con una rinnovata volontà di rinascita. Ne esce una meditazione che è critica diretta al presente, fatto di insicurezze, paure, violenza, solitudine e egoismo, ma anche sollecitazione a produrre una pace duratura.

Da una nota dell'autore, ideatore anche dello spazio scenico:

“Nel mese di aprile 2016, con la presentazione dello spettacolo al Teatro Scientifico di Verona e a seguire alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, avrà inizio il progetto Uomo invisibile tour europeo. Visiterò teatri e luoghi inusuali, atelier di artisti e appartamenti privati, incontrerò cari amici, persone pensanti impegnate a vario titolo nella società, a vivere da cittadini in modo attivo in Europa oggi. Porterò con me, come per un viaggio in un nuovo medioevo, una sorta di icona portatile, una lastra di vetro trasparente, e un testo poco rassicurante, come uno specchio in cui leggere il nostro presente contraddittorio, in un tentativo di ricomposizione. È un viaggio la cui necessità risiede per me nel desiderio insopprimibile di dare con il mio lavoro una possibilità alla pace, e ad una pace duratura, raggiunta senza far sconti alla nostra coscienza, mentre tutt’intorno c’è incertezza e paura, violenza solitudine ed egoismo”.

Paolo Musio è attore e autore di testi teatrali e docente di recitazione all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Negli anni ha collaborato come attore con molti registi di rilievo come Mario Martone, Luca Ronconi, Theodoros Terzopoulos, Eimuntas Nekrosius, Giorgio Barberio Corsetti, Arturo Cirillo, Luigi Squarzina, Massimo Castri, Werner Waas.

Nel 1993 ha fondato la compagnia “Quellicherestano”, in collaborazione con il direttore regista Werner Waas, lavorando sulle opere di Brecht, Jarry, Achternbusch, Buchner, Muller, Lorca, Strindberg, Platone, Schwab, Moravia. Come sceneggiatore ha realizzato adattamenti e opere originali come Renata, Voce, Il banchiere anarchico di Pessoa, Eremos di Michelstaedter. Nel 2012 ha aperto lo spazio culturale “Idiot” a Torino, nel quartiere multietnico di Porta Palazzo, per stare a diretto contatto con la condizione sociale contemporanea della città, in cui ha realizzato diversi lavori come Voce, in collaborazione con l’artista visivo Thorsten Kirchhoff, Grapes of Wrath di John Steinbeck, Eremos e L’uomo invisibile. Nel 2015 è stato al Wilma Theater di Philadelphia per la produzione americana di Antigone, diretta da Theodoros Terzopoulos.

Ha inoltre partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche di Rai 3.

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Prossimi eventi della rassegna “Uno sguardo al cielo”:

17.11.2016 - "Ta-pum" concerto musicale di Paola Sabbatani

24.11.2016 - "Appunti Antigone", regia di Michalis Traitsis, con gli allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara

Inizio ore 21 per tutti gli spettacoli

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Il progetto " Uno sguardo al cielo",  diretto dalla Prof.ssa Paola Bastianoni, è realizzato  in collaborazione fra Università di Ferrara, Master “Tutela, diritti e protezione dei minori”, Comune di Ferrara, Onoranze funebri AMSEF e Pazzi Onoranze funebri.

La rassegna teatrale  è realizzata in collaborazione con Daniele Seragnoli, direttore del Centro Teatro Universitario, e con Michalis Traitsis di Balamòs Teatro.