ELDORADO

ultima modifica 18/10/2010 12:29
In scena la nuova produzione dei laboratori del CTU

La locandina dello spettacolo

Lunedì 29 giugno ore 21,45

Cortile interno del Centro - Via Savonarola 19

Eldorado

studio teatrale
diretto da Michalis Traitsis
(Associazione Culturale Balamòs)
in scena:
Giulia Aguzzoni, Fabiana Bizzarri, Nino Burini, Carla Calò, Anna Fogli,
Giuseppe Lipani, Andrea Nisi, Adele Rasicci, Andrea Romanazzi,
Silvia Scalpello, Chiara Zannini
partecipazione straordinaria: Sherif Yakoub
luci: Cristina Iasiello
collaborazione tecnica:
Associazione Viale K, Mario Leziroli, Enrico Mughetti, Daniela Totero, Nicola Zampieri
In caso di maltempo lo spettacolo verrà presentato il giorno successivo
info: 0532-293452 o 328-8120452

 

”Eldorado” nasce dalle suggestioni provocate dalla lettura dell’omonimo romanzo di Laurent Gaudé sul tema dell’immigrazione. L’Europa è il nuovo Eldorado nella mente di tutti gli immigrati clandestini che affrontano la pericolosa traversata del Mediterraneo per raggiungere il paese dei propri sogni. Durante l’elaborazione del tema negli spazi del laboratorio teatrale sono emerse le domande che attraversano le pagine del romanzo e che oltrepassano la questione della migrazione: qualcuno ha il diritto di fermare? Esiste una differenza forte tra chi resta e chi va? Tutti gli esseri umani, per vivere, non hanno bisogno di un proprio Eldorado? Chi tiene in mano le fila di destini che continueranno a essere quelli di burattini anche quando si raggiungerà una terra ben diversa da quella sognata?
L’Eldorado è nella testa dei clandestini, “è una forza enorme – dichiara Gaudé – è un sogno che permette loro di avanzare, non è una menzogna. Eldorado è il desiderio di partire e di arrivare e questo sogno è vero”.
Salvatore Piracci da anni è al comando di navi che pattugliano i mari, salva i clandestini che fanno naufragio ma li condanna anche a una vita di umiliazioni e difficoltà. In seguito a una crisi di coscienza si sente in qualche modo complice degli scafisti e decide di compiere il viaggio al contrario, verso l’Africa, nella direzione opposta a quella di chi parte in cerca dell’Eldorado. Un lento e un progressivo spogliarsi, un percorso muto verso la disperazione, lasciando prima il lavoro, poi la propria città, poi la carta d’identità e dunque la vita stessa, nel tentativo di cancellare gli anni in cui è stato poliziotto.
Nello studio teatrale che ne è derivato, s’intrecciano numerosi personaggi e vicende con un ritmo e un montaggio quasi filmico. Si alternano le scene al di là e al di qua del Mediterraneo, attraverso incontri che vanno interpretati attraverso lo scambio di oggetti simbolici. Immagini che oltrepassano il paradigma della migrazione per fare riflettere sulla condizione umana e sul percorso morale degli individui.
“Eldorado” sarà replicato mercoledì 1 luglio presso la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, con la partecipazione di alcuni detenuti del laboratorio teatrale che l’Associazione Culturale Balamòs tiene da due anni presso l’Istituto Penitenziario nell’ambito di un più ampio progetto promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Venezia e al quale collabora fin dagli inizi il CTU di Ferrara.