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ARCHITETTURE SULLE PREESISTENZE

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2022/2023
Docente
BENEDETTA CAGLIOTI
Crediti formativi
6
Periodo didattico
Secondo Semestre
SSD
ICAR/18

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire gli strumenti critici per la comprensione della storia degli interventi architettonici realizzati sulle preesistenze, individuando i diversi approcci assunti nei secoli.
Il metodo seguito pone gli avvenimenti nella loro successione cronologica, per illustrare, in un quadro generale, il processo storico riferito alla concretezza dell’architettura, nel loro sviluppo nel tempo e in diversi luoghi.
Lo studente è condotto all’acquisizione dei principi e del lessico costruttivo che ha regolato la composizione formale e strutturale di una determinata fabbrica attraverso un processo conoscitivo che tende a valutare criticamente l’epilogo progettuale in continuo mutamento e sviluppo. In questo senso, le varie correnti, i principali esponenti, le committenze e la relativa produzione artistica saranno analizzati sia in rapporto all’ambiente storico sia in relazione agli aspetti formali ed estetici.
La serie di lezioni cronologiche, dall’epoca romana all’Ottocento, che il corso propone vuol essere un’occasione didattica per il riconoscimento alla storia di un ruolo fondamentale per la comprensione del preesistente e delle logiche progettuali che hanno generato l’architettura e l’arte del passato, in vista dell’acquisizione di una strumentazione conoscitiva propedeutica all’interno della gestione del patrimonio esistente.

Prerequisiti

I prerequisiti richiesti riguardano la conoscenza di base della storia e delle principali opere di architettura a partire dal mondo classico.

Contenuti del corso

Le lezioni seguiranno un ordine cronologico, dall’epoca romana all’Ottocento, selezionando per ogni epoca storica i più significativi interventi sulle preesistenze.
Epoca romana: età imperiale e foro di Traiano;
Alto medioevo: dalla cultura paleocristiana a quella carolingia;
Basso medioevo: cultura romanica e gotica;
Umanesimo e Leon Battista Alberti: Tempio Malatestiano a Rimini;
Cinquecento: Bramante, Peruzzi, Raffaello e Michelangelo;
Il fenomeno dei Gesuiti: il Collegio Romano e la chiesa di Sant’Ignazio;
Seicento: interventi urbani a Roma e le opere di Borromini;
Settecento: Winckelmann, le scoperte di Ercolano e Pompei, Quatremère de Quincy, Francesco Milizia, Convenzione Nazionale Francese;
Ottocento: editto del Cardinale Pacca, la ricostruzione della Basilica di San Paolo fuori le mura;
Ottocento: il restauro del Colosseo e dell’Arco di Tito.

Metodi didattici

Il corso si svolge mediante lezioni frontali. Alle lezioni cronologiche si affiancano specifiche lezioni di approfondimento di tipo monografico, legate ad un particolare momento storico o a un personaggio o ad una particolare opera.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Le modalità di verifica delle conoscenze e delle abilità consiste in un unico colloquio orale. Il docente procede nella verifica con alcune domande sugli argomenti affrontati a lezione. La valutazione finale consiste in un voto espresso in trentesimi. Per superare l’esame è necessario acquisire un punteggio minimo di 18/30.

Testi di riferimento

Maria Piera Sette, “Il restauro in architettura: quadro storico”, 2001

G. De Angelis D’Ossat, Restauro: architettura sulle preesistenze, diversamente valutate nel tempo, in Palladio, III s.a., XXVII, n. 2, 1978, pp. 93-118;

G. Miarelli Mariani, Gli architetti del Rinascimento davanti ai monumenti medievali, in Presenze medievali nell’architettura di età moderna e contemporanea, a cura di G. Simoncini, Milano, 1997, pp. 73-85;

P. Fancelli, Demolizioni e restauri di antichità nel Cinquecento romano, in Roma e l’antico nell’arte e nella cultura del Cinquecento, a cura di M. Fagiolo, Roma, 1985, pp. 357-406;

P. Fancelli, Le rovine tra spolia e restauri, in Leon Battista Alberti. Umanisti, architetti e artisti alla scoperta dell’antico nella città del Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano, 2005, pp. 56-68.