Orti Botanici, eccellenze italiane

a cura di Marina Clauser e Pietro Pavone

Ed. Nuove Direzioni, via San Niccolò 21, Firenze

Orti Botanici

Il libro è scaricabile gratuitamente in formato PDF o come E-Book sul sito www.nuovedirezioni.it

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La casa editrice Nuove Direzioni ha prodotto questo volume perché lo ritiene un libro socialmente utile, poiché promuove la cultura ambientale a ogni livello; socialmente educativo, giacché esorta la cittadinanza a comportamenti individuali responsabili; socialmente produttivo, perché incentiva le entrate economiche sotto il profilo della presenza turistica. Questo è “Orti botanici, eccellenze italiane”, il nuovo libro dell’Associazione Nazionale Nuove Direzioni, dedicato a un patrimonio storico eppure in continua trasformazione, così diversificato e complesso, solitamente conosciuto e visitato da addetti scientifici, appassionati di botanica e studenti, ma potenzialmente rivolto a un’ampia platea di possibili fruitori. Divulgare informazioni sugli Orti botanici (strutture ricche di storia, cultura e arte, capaci non solo di emozionare il visitatore per il loro fascino ma di fargli conoscere e comprendere l’importanza del regno vegetale, della sua straordinaria diversità, della necessità di preservarne le specie, riprodurle e raccogliere, al contempo, le sfide ambientali dell’attualità), assume una funzione sociale di educatore civico.

Difatti, presso gli Orti botanici non vengono svolte unicamente attività tecniche in senso stretto, tese alla conservazione di piante rare fuori dall’habitat di provenienza (coltivazione ex situ) o alla salvaguardia di semi di piante a rischio d’estinzione tramite le banche del germoplasma o alla partecipazione a progetti finalizzati alla conservazione della biodiversità direttamente nell’habitat naturale (conservazione in situ), ma vengono eseguiti anche una serie d’interventi informativi e formativi rivolti non solo agli studenti universitari ma anche a quelli delle scuole primarie e secondarie e a un vasto pubblico affinché acquisiscano e tengano comportamenti virtuosi di rispetto della natura, avendo consapevolezza che la vita sul nostro pianeta, senza le piante, non sarebbe possibile, che la loro sopravvivenza è a rischio e quindi vanno conosciute, rispettate, protette.

Tuttavia, affinché gli Orti botanici possano esprimere le loro grandi potenzialità in ambito scientifico, didattico e turistico e rispondere alla domanda di un pubblico sempre più ampio e diversificato, è necessario garantire maggiori risorse organizzative e finanziare rispetto a quelle a disposizione, proprio per superare le tante difficoltà relative al loro funzionamento e per soddisfare le tante necessità indispensabili per una valida gestione in termini di efficacia ed efficienza. Occorre aumentare il numero di figure professionali altamente specializzate quali agronomi, ricercatori, giardinieri, addetti alle attività d’informazione e comunicazione. Occorre creare spazi adeguatamente attrezzati per l’accoglienza in occasione d’iniziative pubbliche e per la didattica, ma anche per nuove serre, più moderne e adeguate rispetto alle tradizionali. Interventi indispensabili e improcrastinabili che richiedono la dotazione di necessarie risorse, non solo economiche ma anche di personale. In sostanza, l’attività degli Orti botanici, se amministrata e gestita bene, diventa un’attività di pubblica utilità, strategica per il Paese, giacché produce esiti positivi sia sul piano dello sviluppo educativo e scientifico sia su quello della valorizzazione turistica del territorio. Difatti, molte di queste strutture si trovano all’interno delle aree urbane, il che comporta un aumento di presenze di visitatori, un incremento dei servizi connessi e una consequenziale crescita economica del territorio.

Questo volume non vuole essere solamente un invito a conoscere e visitare questi luoghi straordinari, patrimonio preziosissimo di cui l’Italia da Nord a Sud è dotata e dove hanno avuto origine come istituzioni accademiche, ma anche un appello ai soggetti pubblici chiamati a gestire e tutelare il patrimonio nazionale e ai privati che investono nell’economia del Paese a sostenere con finanziamenti mirati le spese di funzionamento e d’implementazione dei servizi di queste strutture, che si auspica siano sempre più rispondenti all’esigenza d’inclusione dei soggetti disabili e delle fasce più deboli.

Quattro capitoli, ognuno dei quali con un suo filo conduttore, con l’intento di facilitare la lettura e la ricerca degli argomenti, e con l’opportunità di una lettura casuale, non necessariamente seguendo l’ordine progressivo delle pagine ma anche privilegiando la curiosità personale. Una prima parte introduttiva, la seconda che vuole offrire una serie di approfondimenti sui numerosi ruoli degli Orti botanici, la terza di presentazione di casi studio sulle loro molteplici attività e, infine, la quarta informativa sui singoli Orti botanici e Giardini botanici alpini, la loro organizzazione, le loro collezioni. Un progetto editoriale articolato, il cui lavoro progettuale si è concentrato soprattutto a organizzare e modulare una cospicua mole di contenuti e autori diversi, che si rivolge a un’ampia platea di lettori e possibili fruitori degli Orti botanici italiani. Un mondo che va conosciuto e amato.

Contatti

Prefetto: Prof. Renato Gerdol

Tel: +39 0532 293775 renato.gerdol@unife.it

Curatrice dell'Orto Botanico: Dott.ssa Laura Brancaleoni

Tel. +390532 293782 ortobotanico@unife.it

Giardiniere: Fausto Molinari

Tel: +39 0532 293790 fausto.molinari@unife.it

Giardiniere: Valerio Cassetti valerio.cassetti@unife.it

Giardiniere: Federica Grandi federica.grandi@unife.it

Curatrice d'Erbario: Dott.ssa Roberta Campi

Tel. +39 0532 293802 erbario@unife.it

 

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