Presentazione Rettore Prof. Giorgio Zauli

Eccoci giunti alla sesta edizione del Bilancio di Genere dell’Università di Ferrara. Sei anni fa il nostro Ateneo, primo in Italia, decise di adottare questo che ritengo sia uno strumento straordinario per offrire alla comunità universitaria - e non solo - spunti di riflessione sul diverso impatto delle nostre azioni sulle donne e sugli uomini.

Sei anni di impegno significano che siamo da tempo nella convinta prospettiva chele pari opportunità costituiscano parte integrante e ordinaria del nostro lavoro quotidiano.

A darci ragione, proprio recentemente, è stata pubblicata la circolare 25 del Ministero dell’Economia e delle Finanze che detta le Linee guida per la redazione del Bilancio di Genere e sancisce l’avvio della sperimentazione relativa al Rendiconto generale dello Stato 2016, prescrivendo, tra le altre cose, un’analisi dell’impatto sul genere delle principali misure di politica tributaria e la produzione di indicatori rilevanti per osservare la dimensione di genere nelle politiche del personale delle amministrazioni e nei fenomeni economico-sociali.

La pubblicazione consente in primo luogo di analizzare e valutare le politiche di genere nelle attività di studio, di ricerca e di lavoro interne al nostro Ateneo. A scorrere le pagine, si rileva come tanti siano gli interventi e le azioni concrete adottate da UniFe; ricordo qui solo alcune delle tante iniziative promosse, come il telelavoro e il lavoro agile, il progetto finalizzato a facilitare l’accesso e la frequenza negli asili nido e nelle scuole di infanzia ai figli e alle figlie del personale e della comunità studentesca della nostra Università e i campi estivi.

L’analisi di quanto fatto e la rilevazione delle criticità garantisce la possibilità di migliorare l’utilizzo delle risorse con una maggiore equità ed efficienza a beneficio delle persone che lavorano o studiano nel nostro Ateneo. Ecco che quindi il Bilancio di Genere diventa per tutti noi un punto di riferimento imprescindibile per perseguire la oggettiva e reale parità tra le componenti e i componenti della nostra comunità tramite strategie di pari opportunità, di uguaglianza e di benessere.

Credo fermamente che queste politiche non siano solo strumento di tutela della condizione femminile, ma siano indispensabili al miglioramento globale dell’efficienza organizzativa e della qualità dei servizi.

Numerosi studi dimostrano che l’Italia è ancora a livelli bassi nelle classifiche che riguardano la parità uomo-donna. Il Bilancio di Genere deve diventare per tutte le Istituzioni strumento di governance che consenta di verificare priorità e ambiti di intervento consentendo un maggiore efficacia ed efficienza della spesa pubblica e dell’assegnazione di risorse La pubblicazione è il frutto di un appassionato lavoro che ha visto coinvolte tante persone.

Ad ognuna di esse va il mio personale ringraziamento.

Giorgio Zauli
Rettore