IL RUOLO PROFESSIONALE DELL'EDUCATORE I

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2020/2021
Docente
DARIO FORTIN
Crediti formativi
6
Periodo didattico
Primo Semestre
SSD
MED/48

Obiettivi formativi

Nell’arco del triennio l’obiettivo generale della materia è di acquisire capacità relazionali da utilizzare nelle attività di promozione, prevenzione, cura e riabilitazione, al fine di maturare uno stile proprio di intervento educativo, a favore di persone e gruppi, in equilibrio tra coinvolgimento e distacco, tra intenzionalità educativa ed autorealizzazione della persona.
Per il primo anno l’obiettivo prioritario è di raggiungere la consapevolezza di essere con la propria persona lo strumento principale del processo educativo, conoscendo meglio i propri principi e atteggiamenti nella relazione interpersonale.
Un ulteriore obiettivo sarà quello di favorire la conoscenza della deontologia e del ruolo professionale.
Infine lo studente dovrà saper riconoscere i propri bisogni fondamentali e quelli delle persone in difficoltà ed iniziare a sperimentare gli atteggiamenti di “considerazione positiva incondizionata”, “empatia” e “congruenza” quali condizioni necessarie alla relazione di aiuto.

Prerequisiti

nessuno

Contenuti del corso

Identità professionale e personale: consapevolezza delle proprie caratteristiche personali come risorsa professionale e funzione dell’autovalutazione. L’intervento educativo, principi generali. Concetti fondamentali della teoria delle relazioni interpersonali di Carl Rogers. Il modello Biopsicosociale. Prime conoscenze ed abilità per gestire la relazione educativa. Prevenzione del disagio nei rapporti interpersonali. Promozione del benessere e della crescita globale della persona, specialmente nelle situazioni di vulnerabilità e crisi. La gerarchia dei bisogni di Abraham Maslow in riferimento all’ambito educativo. L’influenza delle aspettative del contesto sui comportamenti e sulle attribuzioni di senso. La responsabilità etica. Il rapporto con diversi ruoli e professioni in campo socio sanitario educativo.

Metodi didattici

Il corso prevede, parallelamente agli apporti teorici (16 ore) un'attività a carattere esperienziale e la rielaborazione delle esperienze d'aula e dell'osservazione della realtà (60 ore). Allo studente è richiesta disponibilità a coinvolgersi in un processo di apprendimento che conduca ad una partecipazione delle competenze personali, in un training costante ed in un cammino di crescita e ricerca. Verranno svolti esercizi (simulazioni di realtà, lavori di gruppo, role playing…) al fine di promuovere nello studente un apprendimento attivo, sia sul piano cognitivo, ma anche su quello affettivo, comportamentale, emozionale e relazionale.

Modalità di verifica dell'apprendimento

VALUTAZIONE OGGETTIVA
La valutazione oggettiva dell’insegnamento avviene con una prova scritta formata da 3 risposte su 4 domande aperte.
Le domande sono centrate sui contenuti dei testi per l’esame, sulle lezioni teoriche e sul materiale consegnato dal professore. Nella valutazione sono apprezzati i collegamenti che lo studente saprà fare tra gli aspetti teorici e le attivazioni sperimentate nel Laboratorio di Formazione Esperienziale.
AUTOVALUTAZIONE
L’ammissione alla prova oggettiva, di cui sopra, avviene dopo la consegna (ai docenti di Laboratorio) di uno scritto finale di autovalutazione individuale relativo alle attività del Laboratorio di Formazione Esperienziale.
Le attività di autovalutazione sono regolarmente svolte nel corso di tutte le attività di laboratorio:
-autovalutazione individuale (ex-ante al 1 laboratorio e periodica)
-autovalutazione tra pari
-diario di bordo
-momenti di scrittura autobiografica
-stimoli di riflessione sull’esperienza.
Ciò viene realizzato non solo per motivi didattici, ma anche per il carattere specificamente professionalizzante che hanno i processi di autovalutazione in educazione professionale.
Altre modalità di valutazione verranno eventualmente concordate con i docenti.

Testi di riferimento

-In: Barnao C., Fortin D., Accoglienza e autorità nella relazione educativa, Erickson, Trento 2009
a) Fortin D. Introduzione (pp.10-23);
b) Butturini E. Processi educativi e autoeducativi nel dialogo tra generazioni (pp. 143-152)
-In: Bertolini P., Caronia L., Ragazzi difficili, pedagogia interpretativa e linee di intervento, La Nuova Italia, Firenze, 1993
a) Introduzione;
b) Cap. III
-In: Freire P., La pedagogia degli oppressi, EGA, Torino 2002
a) introduzione
b) capitolo primo
c) capitolo secondo
-Grespan R., Principi e valori etici legati alla professione di educatore, ANEP 2002 (introduzione al Codice Deontologico ANEP) FILE IN PDF scaricabile in: http://www.explorans.it/31/documenti-e-dispense
-Rogers C.R., Potere personale, Astrolabio, Roma 1978 (terza parte)
-In: Zucconi A., Howell P., “La Promozione della Salute - Un approccio globale per il benessere della persona e della società”, La meridiana, Molfetta 2005
a) definizioni a pag. 40, 44;
b) capitolo 5;
c) capitolo 10.
--Dispense e slides consegnate dal docente
-Demetrio D., La relazione è anche una virtù ?, in “Animazione Sociale” n.11, Torino 2004 (lettura consigliata FILE IN PDF)