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ANTROPOLOGIA FILOSOFICA DEL MEDIOEVO E DEL RINASCIMENTO

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2022/2023
Docente
GIONATA LIBONI
Crediti formativi
6
Periodo didattico
Primo Semestre
SSD
M-FIL/08

Obiettivi formativi

Il corso si propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi:

- Conoscenze: conoscenza approfondita di aspetti e autori significativi per la costruzione dell’antropologia filosofica nel Medioevo e nel Rinascimento; conoscenza del lessico specifico della disciplina;

- Competenze: comprendere e analizzare un testo filosofico e scientifico; ricostruire in modo critico la genesi e lo sviluppo storico-filosofico di un concetto, di un tema o di una posizione filosofica; individuare i concetti chiave operando opportuni collegamenti e confronti fra epoche e contesti culturali; analizzare e sintetizzare in modo corretto e completo gli aspetti significativi del percorso proposto con un corretto utilizzo del lessico specifico della disciplina; esprimere giudizi motivati e strutturare un’argomentazione in modo chiaro e logicamente coerente;

- Abilità: rielaborare i contenuti in modo personale, critico e documentato.

Prerequisiti

Per la frequenza del corso è indispensabile la conoscenza di base della filosofia di Platone e di Aristotele e una buona padronanza del lessico filosofico dei due autori, nonché una conoscenza di base della storia della filosofia medievale e rinascimentale.

Contenuti del corso

La definizione della natura umana: filosofia, medicina e religione tra Medioevo e Rinascimento.
Il corso si propone di presentare alcuni dei principali momenti della costruzione dell’antropologia medievale e della sua eredità, illustrando il fecondo dialogo tra il discorso filosofico e quello medico-scientifico attraverso le epoche e gli spazi della cultura medievale. Esso prenderà in considerazione i seguenti snodi culturali:
- la ricezione e la rielaborazione delle fonti filosofiche e mediche, e la loro sintesi nella prospettiva cristiana, nel "De hominis opificio" di Gregorio di Nissa e nel "De natura hominis" di Nemesio di Emesa;
- l'antropologia di Agostino di Ippona;
- l'unione di anima e corpo in Tommaso d'Aquino;
- neoplatonismo e aristotelismo nella cultura rinascimentale: elementi della riflessione antropologica di Giovanni Pico della Mirandola, Marsilio Ficino e Pietro Pomponazzi.
Il corso prevede la lettura e il commento di estratti testuali, che costituiscono parte integrante del programma d'esame.

Metodi didattici

Lezioni frontali, con lettura e commento di estratti di testi filosofici. Gli studenti non frequentanti faranno riferimento a un programma alternativo che compensi la mancata frequenza (cfr. bibliografia). Sulla piattaforma Classroom del corso sarà messa a disposizione una serie di brevi registrazioni introduttive, quale strumento di supporto destinato agli studenti non frequentanti e/o a quanti, nel precedente percorso scolastico, non hanno studiato filosofia.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Esame orale finalizzato ad accertare la conoscenza dei temi trattati nel corso, nonché le competenze e le abilità acquisite.

Testi di riferimento

Bibliografia per studenti frequentanti

I. Appunti delle lezioni ed estratti testuali letti e commentati in aula

II. I seguenti saggi compresi nel volume C. Casagrande, S. Vecchio (a cura di), Anima e corpo nella cultura medievale, Firenze, Sismel – Edizioni del Galluzzo, 1999 (disponibile presso la Biblioteca di Lettere e Filosofia dell'Università di Ferrara)

- I. Tolomio, “Corpus carcer” nell’Alto Medioevo. Metamorfosi di un concetto (pp. 3-19);
- L. Sileo, La definizione aristotelica di anima nel dibattito della prima metà del Duecento (pp. 21-49);
- I. Sciuto, Le passioni dell’anima nel pensiero di Tommaso d’Aquino (pp. 73-93);
- R. Martorelli Vico, Anima e corpo nell’embriologia medievale (pp. 95-106);
- L. Cova, Morte e immortalità del composto umano nella teologia francescana del XIII secolo (pp. 107-122);
- C. Trottmann, Sulla funzione dell’anima e del corpo nella beatitudine: elementi di riflessione nella scolastica (139-155);
- P. Lucentini, Il corpo e l’anima nella tradizione ermetica medievale (pp. 181-190);
- G. Spinosa, Vista, “spiritus” e immaginazione, intermediari tra l’anima e il corpo nel platonismo medievale dei secoli XII e XIII (pp. 207-230);
- C. Marmo, Corpo e anima del linguaggio nel XIII secolo (pp. 305-316).

Bibliografia per studenti non frequentanti (tutti i testi indicati sono disponibili presso presso la Biblioteca di Lettere e Filosofia dell'Università di Ferrara, ad eccezione del testo di Gregorio di Nissa, le cui sezioni saranno dunque digitalizzate e messe a disposizione dal docente sulla Classroom del corso)

I. 5 saggi a scelta tra i seguenti, compresi nel volume C. Casagrande, S. Vecchio (a cura di), Anima e corpo nella cultura medievale, Firenze, Sismel – Edizioni del Galluzzo, 1999:

- I. Tolomio, “Corpus carcer” nell’Alto Medioevo. Metamorfosi di un concetto (pp. 3-19);
- L. Sileo, La definizione aristotelica di anima nel dibattito della prima metà del Duecento (pp. 21-49);
- I. Sciuto, Le passioni dell’anima nel pensiero di Tommaso d’Aquino (pp. 73-93);
- R. Martorelli Vico, Anima e corpo nell’embriologia medievale (pp. 95-106);
- L. Cova, Morte e immortalità del composto umano nella teologia francescana del XIII secolo (pp. 107-122);
- C. Trottmann, Sulla funzione dell’anima e del corpo nella beatitudine: elementi di riflessione nella scolastica (139-155);
- P. Lucentini, Il corpo e l’anima nella tradizione ermetica medievale (pp. 181-190);
- G. Spinosa, Vista, “spiritus” e immaginazione, intermediari tra l’anima e il corpo nel platonismo medievale dei secoli XII e XIII (pp. 207-230);
- C. Marmo, Corpo e anima del linguaggio nel XIII secolo (pp. 305-316).

II. Un approfondimento a scelta tra i seguenti blocchi di testi (la scelta di un blocco implica la lettura e lo studio di tutte le sezioni di testo comprese in esso):

A
Gregorio di Nissa, L’uomo, introduzione, traduzione e note a cura di B. Salmona, Roma, Città Nuova, 1982, capp. 1-18; 29-30.
Nemesio di Emesa, La natura dell’uomo, a cura di M. Morani e G. Regoliosi, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 2018, libri 1, 2, 3.

B
Aurelio Agostino, La Trinità, saggio introduttivo e note al testo latino di G. Catapano; traduzione, note e apparati di B. Cillerai, Milano, Bompiani, 2012, libri IX, X, XI, XII.
Aurelio Agostino, La città di Dio, traduzione e cura di C. Carena, Torino, Einaudi – Parigi, Gallimard, 1992, libri XIII-XIV.

C
Tommaso d’Aquino, La somma teologica, I, qq. 75, 76, 79, 83 (traduzione e commento a cura dei Domenicani italiani, testo latino dell’edizione leonina, vol. V, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 1984);

D
Giovanni Pico della Mirandola, De hominis dignitate, in Opere, a cura di E. Garin, vol. 1, Torino, Aragno, 2004.
Marsilio Ficino, Teologia platonica, a cura di M. Schiavone, Bologna, Zanichelli, 1965, libri I, III, IV, V.