FAQ

  1. 1. E’ possibile rinunciare alla sperimentazione animale?

No. La legge impone la sperimentazione su animali di farmaci e procedure prima di passare alla sperimentazione clinica sull’uomo. Lo stesso vale per i farmaci veterinari. Inoltre, solo attraverso la sperimentazione animale è stato possibile capire il funzionamento degli organismi più complessi. Si pensi che fino alla seconda metà del ‘600 non si sapeva neppure come circolava il sangue nei vasi e che fu solo grazie agli studi di Harvey sulla pecora che si iniziò a capire la fisiopatologia del sistema circolatorio.

 

  1. 2. Quando vengono utilizzati gli animali a fini scientifici?

Si utilizzano gli animali in ricerca solamente quando non ci sono altri metodi per rispondere ai quesiti posti. I ricercatori preferiscono sempre utilizzare metodi alternativi quando sono disponibili. Gli scienziati lavorano continuamente per lo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione animale, tuttavia ci sono ancora numerosi quesiti a cui è possibile rispondere utilizzando solo organismi complessi.

 

  1. 3. Quali sono i benefici della sperimentazione animale?

La ricerca sugli animali è stata fondamentale per sviluppare tutti i farmaci che utilizziamo e anche molte tecniche diagnostiche e chirurgiche, come la risonanza magnetica tomografica (RMT) e il trapianto di reni. Tuttavia, patologie molto diffuse e debilitanti non hanno ad oggi una cura efficace e sicura (ad esempio demenza, infarto, malattie cardiache e cancro). La sperimentazione animale ci aiuta nella ricerca di nuovi farmaci per queste patologie. Occorre però tenere presente che non tutti gli esperimenti fatti sugli animali conducono direttamente a un trattamento. Alcuni ci aiutano a comprendere i meccanismi specifici con cui si sviluppa una malattia, altri dimostrano che un particolare trattamento non è efficace. Tutti questi studi, anche se a volte possono condurre a risultati non definitivi, sono incredibilmente preziosi e contribuiscono alla identificazione di nuove cure.

 

  1. 4. Quali animali vengono utilizzati all’Università di Ferrara?

Quasi tutti gli animali utilizzati per la sperimentazione animale all’Università di Ferrara sono topi e ratti. Una piccolissima percentuale riguarda pesci, anfibi, scimmie. In UniFE non sono utilizzati cani e gatti.

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    1. 6. Chi si prende cura degli animali all’Università degli Studi di Ferrara?

    Nelle nostre strutture gli animali sono curati da un team di tecnici esperti coordinati dal responsabile del benessere animale. Inoltre un veterinario esperto in scienze degli animali da laboratorio monitora frequentemente il loro stato di salute e dà supporto a tecnici e ricercatori.

     

    1. 7. Chi devo contattare per questioni riguardanti le sperimentazioni svolte all'Università degli Studi di Ferrara?

    L'Organismo...... all'indirizzo: opbafe@unife.it

     

    1. 8. Da dove provengono gli animali utilizzati all’Università di Ferrara?

    Come previsto dalla legge, l’Università di Ferrara acquista animali solamente da rivenditori autorizzati. Una parte dei roditori impiegati viene allevata direttamente nelle nostre strutture. L’allevamento è autorizzato dal Comune di Ferrara, sentito il parere positivo dell’a ASL.

     

    1. 9. L’Università di Ferrara promuove l’utilizzo di metodi alternativi alla sperimentazione animale?

    L’Università di Ferrara chiede a tutti i ricercatori che lavorano con gli animali di impegnarsi ad applicare il principio delle 3R: sostituzione, affinamento e riduzione. Per dare supporto ai ricercatori in questo processo l’Organismo Preposto al Benessere Animale dell’Ateneo organizza frequenti seminari su questo argomento.

     

    10. Cosa succede agli animali al termine della sperimentazione?

    Quando necessario sopprimere l’animale al termine dell’esperimento, ad esempio per condurre verifiche molecolari o istologiche sui tessuti gli animali vengono preventivamente anestetizzati in modo profondo. I metodi di soppressione per ogni specie sono stabiliti dalla legge e sono scelti con il fine di evitare stress e dolore. Quando possibile (e vantaggioso per gli animali) è possibile restituire loro la libertà. Si tenga però presente che TUTTI gli animali utilizzati per la sperimentazione provengono da allevamenti appositamente destinati allo scopo. In tanti casi, quindi, rimettere in libertà l’animale vorrebbe dire condannarlo a morte certa in quanto non abituato alla vita naturale.

     

    11. All’Università di Ferrara vengono testati cosmetici e prodotti per la casa sugli animali?

    Cosmetici e prodotti per la casa non vengono testati sugli animali. La legislazione europea proibisce l’uso degli animali per testare queste tipologie di prodotti.