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Expo Dubai | Il progetto Unife sulla corretta informazione delle malattie venose e linfatiche

14/03/2022

Scienza, cultura e ricerca

Informare correttamente pazienti ed esperti che si occupano di malattie venose e linfatiche, come trombosi venosa vene varicose o disordini linfatici. 

È il cuore del progetto “Connecting Experts, informing Patients” che l’Università di Ferrara ha da poco presentato al Padiglione Italia dell’Expo Universale di Dubai. 

L’iniziativa ha unito in presenza 300 esperti di patologia venosa e linfatica degli arti inferiori, per la creazione di un documento di consenso dedicato alla corretta informazione medica. Le delegazioni sono giunte da 69 nazioni e da 83 società scientifiche ed istituzioni di tutti i continenti. Più di 6.000 i medici partecipanti online. 

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Un momento della presentazione 

“I principali argomenti che abbiamo trattato sono la correlazione tra patologia venosa degli arti inferiori, l’infiammazione, la trombosi e anche il correlato Covid-19. Proprio le difficoltà legate al Covid hanno infatti mostrato l’importanza di un’opportuna comunicazione priva di fake news, particolarmente nel settore della salute” spiega Sergio Gianesini, medico e ricercatore del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna di Unife ideatore del progetto.

“Allo stesso tempo, la popolazione ha appreso del rischio di trombosi venosa che, seppur innalzato durante la pandemia, è sempre presente tra le cause principali di decesso prevenibile. D’altro lato, la salute delle gambe include il controllo del sistema linfatico, associato con “gonfiori” d’arto definiti “linfedema”, a sua volta considerato un’ “epidemia nascosta”, in quanto troppo spesso non opportunatamente gestito” continua Gianesini.

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Sergio Gianesini

Il progetto ha incluso anche il tema della Gender Equality nell’educazione ai disturbi venosi pelvici femminili, troppo spesso trascurati rispetto a quelli maschili come il varicocele. 

“EXPO ha rappresentato un’occasione imperdibile di connessione fra popoli ed esperienze professionali, un’opportunità unica di dimostrare l’importanza del coinvolgimento del mondo accademico nella corretta informazione della popolazione, particolarmente circa le tematiche sanitarie, soprattutto in un periodo peri-pandemico così colpito da una “infodemia” non basata su evidenza scientifica” sottolinea ancora il ricercatore.

L’iniziativa è stata riconosciuta da una lettera di encomio dalle Nazioni Unite, nella quale è stata sottolineata l’importanza a livello globale a protezione della corretta informazione della popolazione. 

In tale contesto internazionale, è degno di nota come il fulcro progettuale sia di sede accademica ferrarese e come ora si sia aperto un ponte scientifico educazionale tra l’Ateneo della stessa Ferrara e Dubai, “connettendo esperti, informando pazienti” di qualsivoglia cultura e idioma.

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