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LABORATORIO DI PRODUCT DESIGN 1

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2016/2017
Docente
RAFFAELLO GALIOTTO
Crediti formativi
13
Periodo didattico
Secondo Semestre

Obiettivi formativi

Il corso è finalizzato a trasferire agli studenti del secondo anno di Design del Prodotto Industriale del Dipartimento di Architettura di Ferrara una consapevolezza critica sull’impiego dei materiali lapidei e lignei nel progetto contemporaneo di design di prodotto e di interni e nell’arredo degli spazi urbani. Contenuti centrali dell’offerta formativa sono: l’identificazione e l’interpretazione critica dei codici e dei linguaggi della contemporaneità con cui la pietra si presenta nell’architettura, nel design e negli arredi d’interni d’oggi. La conoscenza delle categorie fisiche e merceologiche dei materiali, la loro rispondenza agli scopi e finalità a cui sono destinati i prodotti di design; la connessione tra diversi materiali e le nuove tecniche di progettazione informatizzata e relative potenzialità formali e funzionali; l’acquisizione di specifiche conoscenze dei processi produttivi attraverso visite ad aziende e la realizzazione di esperienze in laboratorio a contatto con le maestranze durante varie fasi di lavorazione; il progetto espositivo come fase integrata della progettazione-produzione nella comunicazione dei prodotti di design.

Prerequisiti

Oltre al superamento degli esami propedeutici si richiede l’abilità di veicolare le proprie idee tramite il disegno a mano e al computer. Occorrono capacità tecniche di disegno 2D, 3D e renderizzazione. Si richiede abilità nell’organizzare le idee in un sistema per poi tradurle in progetto tramite processo logico-analitico.

Contenuti del corso

Il corso è dedicato allo studio e al progetto tecnico-formale di elementi di design in cui la pietra sarà messa in collaborazione con altri materiali quali legno, metallo, vetro, resine. Sarà sperimentata la possibilità di ibridare materiali con caratteristiche e proprietà fisico-meccaniche ed estetiche diverse per la realizzazione di prodotti finalizzati all’architettura, all’arredo e al design.

Obiettivo del corso è inoltre verificare la possibilità di connettere tale ibridazione con alcune problematiche cruciali nel processo industriale quali la produzione seriale e la interconnessione tra aziende operanti con diverse categorie di materiali.

Il tema progettuale sarà indirizzato sia a prodotti collegabili all’architettura e all’arredo, come pareti e setti divisori, arredi fissi d’interni ed esterni, sia a arredi mobili e oggetti d’uso per ambienti domestici, uffici ecc. Si tratta di interpretare le potenzialità dei diversi materiali per la progettazione e la realizzazione di prodotti modulari di diversa complessità, arricchiti da lavorazioni, modellazioni e trattamenti rispondenti a concetti formali capaci di fornire valore aggiunto all’architettura in cui andrebbero impiegati.

Metodi didattici

La didattica del corso si articola nelle seguenti fasi tra loro connesse.

1. Analisi delle proprietà dei materiali

La fase si impernia in una serie di lezioni frontali e ricerche sui materiali.

a. Geologia e caratteristiche dei materiali litici

Partendo dal ruolo dei materiali nell’architettura e nel design contemporanei, saranno approfondite le caratteristiche delle rocce dal punto di vista delle categorie geologiche, petrografiche e commerciali. In particolare verranno studiati i principali litotipi italiani e la loro applicazione nella tradizione e nella contemporaneità.

b. Caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali complementari

2. La ricerca

L’applicazione della pietra e di altri materiali connessi nell’architettura e nel design contemporanei, sarà oggetto di ricerche specifiche individuali e di gruppo su opere scelte nella produzione di prestigiosi architetti e designers internazionali, che si concluderanno con la compilazione di documenti scritti e grafici.

3. Il progetto

Sulla base dei litotipi e di altri materiali assegnati a ciascun gruppo, dopo averne studiato le proprietà fisico-meccaniche e le potenzialità espressive, verranno individuate le tipologie di prodotto più consone alle caratteristiche dei materiali stessi e alle loro potenzialità combinatorie (elementi architettonici come pareti portanti e divisorie, arredi, rivestimenti e oggetti d’uso), e avrà inizio l’attività progettuale dei gruppi di studenti.

4. Atelier di progettazione

L’attività di progetto rappresenterà la parte centrale del corso e si svilupperà parte in aula, con revisioni continuative del corpo docente(preceduta e affiancata da comunicazioni dei docenti e dei visiting teacher), parte nel laboratorio di modellistica per la realizzazione tridimensionale di plastici in scala, parte in visite guidate e confronti con operatori specializzati di aziende del settore.

5. Corso 3D

Parallelamente sarà avviato un corso di progettazione 3D con software Evolve di Altair, mediante il quale si potranno generare superfici e solidi da trasferire alle lavorazioni a controllo numerico.

6. Prototipazione

La fase finale del percorso progettuale consisterà nella realizzazione fisica di modelli e prototipi utilizzando le strumentazioni di cui è dotato il laboratorio modelli dell’Università o con il contributo delle aziende partner. L’insieme degli elaborati finali (disegni, modelli, video) saranno esposti a conclusione del corso in una mostra aperta al pubblico negli spazi di Palazzo Tassoni.

Modalità di verifica dell'apprendimento

La verifica avverrà attraverso la valutazione delle fasi in cui si articola il percorso didattico degli studenti.

La prima riguarda l’indagine e la ricerca sulle applicazioni dei materiali, e sarà consegnata nella forma di book formato A4.

La seconda riguarderà il progetto assegnato a ciascun studente o gruppo e sarà sviluppata nella forma di tre tavole di elaborati grafici di formato cm. 70x100 e nella produzione di modelli e prototipi realizzati in laboratorio o presso aziende.

Concorreranno alla valutazione finale anche la partecipazione al corso 3D e ai colloqui parziali e finale.

Testi di riferimento

Francesco Rodolico, Le pietre delle città d'Italia, Firenze, Le Monnier, 1952, pp. 501;
Raniero Gnoli, Marmora romana, Roma, Edizioni Dell'Elefante, 1971, pp. 289;
Giorgio Blanco, Dizionario dell'architettura di pietra, vol. 1, Roma, Carocci, 1999, pp. 300;
David Dernie, New stone architecture, Londra, Laurence King, 2003, pp. 240;
Alfonso Acocella, L'architettura di pietra. Antichi e nuovi magisteri costruttivi, Lucca-Firenze, Lucense-Alinea, 2004, pp. 623;
Piero Primavori, Il Primavori. Lessico del settore lapideo, Verona, Zusi, 2004, pp. 415;
Alfonso Acocella, Stone architecture. Ancient and modern construction skills, Milano, Skira, 2006, pp. 623;
Francesco Girasante, Domenico Potenza (a cura di), Dalla pietra all'architettura, Foggia, Claudio Granzi, 2006, pp. 119;
Giuseppe Fallacara, Verso una progettazione stereotomica. Towards a stereotomic design, Roma, Aracne, 2007, pp. 187;
Giorgio Blanco, Manuale di progettazione. Marmi e pietre, Roma, Mancosu, 2008, pp. 1140;
Vincenzo Pavan (a cura di), Litico, etico, estetico, Milano, Motta, 2009, pp. 157;
Christian R. Pongratz, Maria Rita Perbellini, Cyber stone. Innovazioni digitali sulla pietra,Roma, Edilstampa, 2009, pp. 94;
Alfonso Acocella, Davide Turrini (a cura di), Travertino di Siena. Sienese travertine, Firenze, Alinea, 2010, pp. 303;
Carlo A. Garzonio, Franco Montanari, Maria C. Torricelli, Pietra Serena. Qualità del prodotto e sostenibilità ambientale, Melfi, Librìa, 2010, pp. 93;
Christina Conti, Progettare con le pietre arenarie. Materiali, tecniche, architettura, Sant'Arcangelo di Romagna, Maggioli, 2011, pp. 164;
Vincenzo Pavan (a cura di), Glocal stone, San Giovanni Lupatoto, Arsenale, 2011, pp. 159.