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LABORATORIO DI DESIGN DELLA COMUNICAZIONE (Partizione A)

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2016/2017
Docente
ALFONSO ACOCELLA
Crediti formativi
13
Periodo didattico
Primo Semestre
SSD
ICAR/13

Obiettivi formativi

Il Laboratorio di Design della Comunicazione propone un percorso didattico indirizzato all'acquisizione da parte degli studenti di conoscenze teoriche, metodologie e strumenti operativi per il progetto di design di artefatti comunicativi.

Il Corso ha l’obiettivo di introdurre specificatamente agli elementi di base del design grafico (lettering, colore, composizione) finalizzati alla definizione e alla prototipazione di artefatti di tipo editoriale e di prodotto.

Il metodo didattico del Laboratorio è di tipo aperto, dinamico e collaborativo fra studenti e docenti.

Viene proposto un programma di base, chiaramente delineato ma al contempo aperto e disponibile ad accogliere modifiche, variazioni, arricchimenti secondo le acquisizioni in progress e le opportunità specifiche che emergeranno dalle lezioni teoriche, dai momenti collettivi di dibattito e dalle attività di lavoro e progetto in aula.

Prerequisiti

Il Laboratorio di Design della Comunicazione, prima esperienza progettuale svolta dagli studenti neo-iscritti al Corso di laurea, non richiede specifici prerequisiti di utilizzo di sistemi informatici mentre presuppone e/o stimola ad acquisire una buona capacità alla concettualizzazione e all'operatività di graficizzazione e manipolazione di materiali di base (come carta e cartone). Le abilità verranno comunque rafforzate attraverso le esercitazioni in programma. Prerequisito fondamentale è certo l'interesse e l’impegno per la disciplina.

Contenuti del corso

Ambiti di riflessione teorica e di esercitazione pratica del Laboratorio sono rappresentati dai nuclei afferenti al design della comunicazione, indissolubilmente intrecciato al progetto di prodotti per la valorizzazione di istituzioni, enti pubblici, brand.

Il settore del "Paper Design"- nella sua accezione bidimensionale (il prodotto editoriale rilegato) e tridimensionale (espositori, artefatti per allestimenti di mostre, per il design di interni) - è eletto a tema di studio e di progetto per le particolari caratteristiche di economicità, di flessibilità, trasversalità e di declinabilità funzionali alle attività di ricerca, di progetto e di prototipazione del Laboratorio.

È richiesto agli studenti di sviluppare capacità di elaborazione sia delle caratteristiche intrinseche dei singoli artefatti – materiali e immateriali (contenuti) – che delle relazioni instaurabili fra prodotti, fruitori e spazio, attraverso esperienze di allestimento e esposizione collettiva.

All'interno del Corso sono previste una serie di lezioni sui temi fondamentali della percezione visiva, della grafica editoriale, della composizione e messa in pagina attraverso l'insegnamento di un software di impaginazione professionale.

Il programma del Corso 2016-2017 intende sviluppare il tema della comunicazione istituzionale declinata attraverso il progetto di alcuni oggetti (specificati durante il corso) di merchandising universitario e di un sistema di wayfinding per gli spazi del Dipartimento di Architettura di Ferrara e il suo campus.

Metodi didattici

L'attività didattica è articolata in lezioni teoriche frontali - svolte dal gruppo docente e da visiting teachers - e in attività pratiche in forma di esercitazione presso gli spazi laboratoriali del Dipartimento di Architettura. Il Corso si avvale anche degli spazi di rappresentanza al piano terra di Palazzo Tassoni Estense come luogo di verifica delle attitudini espositive durante le fasi intermedie del corso e come spazio espositivo nella fase conclusiva di valutazione d’esame e mostra dei lavori.

La frequenza è obbligatoria. I docenti terranno conto delle presenze degli studenti.

Modalità di verifica dell'apprendimento

La prova d'esame verterà sui risultati raggiunti nelle attività progettuali e di prototipazione, con esposizione collettiva dei lavori realizzati in forma di mostra (ideata e allestita attraverso la formula del co-design, insieme al corpo docente) presso gli spazi di Palazzo Tassoni Estense.
La valutazione finale terrà conto anche dei risultati conseguiti nelle esercitazioni applicative intermedie svolte.

La valutazione finale terrà conto dei risultati raggiunti nelle esercitazioni teorico-pratiche intermedie, della presenza e partecipazione attiva alle lezioni del corso, della complessità del progetto finale presentato, della ricerca svolta per la realizzazione del progetto stesso e della fase espositiva orale conclusiva.

Testi di riferimento

Testi di riferimento

Gavin Ambrose, Paul Harris, Il manuale del graphic design. Progettazione e produzione, Bologna, Zanichelli, 2009, pp. 191.

Riccardo Falcinelli, Critica portatile al visual design: da Gutenberg ai social network, Torino, Einaudi, 2014, pp. 321.

Francesco Trabucco, Design, Torino, Bollati Boringhieri, 2015, pp. 139.



Testi consigliati

Bruno Munari, Da cosa nasce cosa, Bari, Laterza, 1981, pp. 385.

Adrian Frutiger, Segni & simboli. Disegno, progetto e significato, S.l., Stampa alternativa, 1996, pp. 318.

Bruno Zevi, Saper vedere la città. Ferrara di Biagio Rossetti, «la prima città moderna europea», Torino, Einaudi, 1997, pp. 216.

Michele Spera, Abecedario del grafico. La progettazione tra creatività e scienza, Roma, Gangemi Editore, 2005, pp. 541.

Daniele Baroni, Maurizio Vitta, Storia del design grafico, Milano, Longanesi, 2007, pp. 335.

Gavin Ambrose, Paul Harris, Il libro del layout, Bologna, Zanichelli, 2009, pp. 232.

Philipp Meuser, Daniela Pogade, Wayfinding and Signage. Construction and design manual, Berlino, Dom Pub, 2010, pp. 428.

Ellen Lupton, Caratteri, testo, gabbia. Guida critica alla progettazione grafica, Bologna, Zanichelli, 2010, p. 192.

Alfonso Acocella (a cura di), Paper Design, Firenze, Altralinea, 2015, pp. 208.

Veronica Dal Buono, Comunicare l’Università, Firenze, Media MD, 2016, pp. 96.

Massimo Vignelli, Vignelli Canon. http://www.vignelli.com/canon.pdf