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DIRITTO ROMANO

Anno accademico e docente
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English course description
Anno accademico
2022/2023
Docente
LUCETTA DESANTI
Crediti formativi
6
Periodo didattico
Secondo Semestre
SSD
IUS/18

Obiettivi formativi

Il corso, attraverso l'esame delle fonti, si propone di mostrare come un testo legislativo di età romana, la legge Aquilia, sia stato riadattato e manipolato grazie all'interpretazione giurisprudenziale.

Le principali conoscenze acquisite:

- La disciplina della legge Aquilia e la sua evoluzione, attraverso la lettura critica delle principali fonti in argomento
- Le tecniche adottate dai giuristi romani per adattare le previsioni della legge Aquilia alle mutate esigenze dei tempi
- L’individuazione di problemi tuttora presenti nell’ambito della moderna responsabilità extracontrattuale

Le principali abilità (ossia la capacità di applicare le conoscenze acquisite):

- Capacità di esaminare criticamente testi giuridici
- Capacità di cogliere i percorsi argomentativi dei giuristi

Prerequisiti

Gli studenti debbono possedere una solida conoscenza degli istituti fondamentali del diritto romano, perciò il superamento della materia romanistica del primo anno è condizione per sostenere la prova. Si richiedono inoltre adeguate abilità nella lettura e nella comprensione di testi giuridici. La conoscenza del latino facilita, ma non preclude l'apprendimento.
Istituzioni di diritto privato, Diritto costituzionale, Istituzioni di diritto romano o Storia del diritto romano (9 cfu) sono esami propedeutici.

Contenuti del corso

Il corso prevede 40 ore di lezioni di didattica e ha ad oggetto la disciplina della legge Aquilia, che ha sanzionato il damnum iniuria datum e che può considerarsi alle origini della moderna responsabilità extracontrattuale. Alla luce delle testimonianze pervenute, si cercherà di evidenziare i caratteri originari della disciplina aquiliana (8 ore) e soprattutto la sua straordinaria evoluzione, avviatasi già in epoca romana, considerando in particolare tre profili: il superamento delle condotte tipiche e la dilatazione della sfera dell’illecito aquiliano (12 ore); l’emersione della culpa, ossia della necessità di un comportamento doloso o colposo (8 ore); la depenalizzazione dell’actio legis Aquiliae, progressivamente percepita come azione volta a conseguire il risarcimento del danno (6 ore). Infine, ci si soffermerà sulle riforme giustinianee (2 ore) e si leggerà Ps. Quintil. decl. XIII (4 ore).

Metodi didattici

Il corso copre tutti gli argomenti oggetto del programma, attraverso l'analisi e l'interpretazione delle fonti. Il corso sarà erogato in presenza, secondo il calendario pubblicato sul sito del Corso di Studi.

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame consiste unicamente in una prova orale. Al fine di verificare il livello di raggiungimento degli obiettivi formativi precedentemente indicati, lo studente è chiamato a rispondere ad alcune domande su diversi argomenti che formano oggetto del corso, anche attraverso l’esame di una o più fonti. La valutazione finale è stabilita in relazione all’esito di tale prova.

Testi di riferimento

Lucetta Desanti, La legge Aquilia. Tra verba legis e interpretazione giurisprudenziale, Torino, Giappichelli, 2015.