Progetto Malta

ultima modifica 08/04/2010 18:06
Il rilievo tridimensionale integrato nel progetto di documentazione per il restauro

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La posizione strategica dell’arcipelago maltese ha svolto un ruolo importante nel determinare la storia dell’isola e in particolare l’occupazione da parte di diverse culture che si sono succedute attraverso i millenni. Tutti questi popoli hanno lasciato testimonianze significative nelle tre isole, concretizzate in un ricchissimo patrimonio culturale. Con il suo caratteristico skyline e l’imponente architettura militare, la Cittadella costituisce indubbiamente uno dei principali punti di riferimento dell’isola di Gozo. Costruita con il principale scopo di difendere l’isola dalle invasioni dei corsari, la sua attuale importanza non è solo dovuta agli elementi architettonici ma anche alla sua rilevanza storico-culturale. In tale contesto la Restoration Unit del Ministry for Resources and Rural Affairs di Malta ha attivato un progetto di rilievo e documentazione che ha come scopo il rilievo tridimensionale di dettaglio delle superfici esterne e interne della cinta muraria di fortificazione e una mappatura dell’attuale stato di conservazione di strutture e superfici.

 

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Il principale obiettivo del rilievo tridimensionale ad alta definizione, oltre a quello primario di documentazione, è connesso all’esigenza di disporre di un modello in grado di identificare la geometria e la morfologia di ogni singolo elemento costituente le fortificazioni al fine di poter ottenere accurate rappresentazioni bidimensionali in grado di costituire una base tecnico-scientifica sulla quale poter redigere il progetto di restauro. Un impegno articolato e complesso che vede l’operatività della Restoration Unit del Ministry for Resources and Rural Affairs, Malta, da anni coinvolta in importanti sperimentazioni e interventi di recupero e restauro. Il progetto è sviluppato attraverso l’European Regional Development Fund Malta 2007-2013 (Operational Programme I - Cohesion Policy 2007-2013, Investing in Competitiveness for a Better Quality of Life), finanziato per l’85% dall’Unione Europea  con gli ERDF e per il 15% Fondi Nazionali maltesi. Il gruppo di società italiane capeggiato dal Consorzio Ferrara Ricerche, ha visto all’opera rilevatori, esperti di diagnostica e conservazione dei materiali lapidei e di modellazione 3D, in un integrato processo di analisi e di restituzione documentale.

 

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