Le botteghe lungo via dell'Abbondanza nel sito archeologico di Pompei

ultima modifica 27/11/2009 17:59

Il progetto "Da Asellina a Verecundus: ricerca, restauro e monitoraggio sulle pitture di alcune celebri botteghe di via dell'Abbondanza a Pompei (Regio IX, Insulae 7 e 11)", ha visto la collaborazione fra la Soprintendenza Archeologica di Pompei, la Facoltà di Architettura di Valle Giulia dell'Università di Roma La Sapienza, la Facoltà di Architettura e il Centro DIAPReM dell'Università di Ferrara e la Facoltà di Ingegneria (sede di Forlì) dell'Università di Bologna, e ha riguardato alcune facciate poste lungo via dell'Abbondanza: l'officina coactiliaria o bottega dei feltrai, il compitum con altare e il thermopolium di Asellina. Tutti questi fronti sono caratterizzati da importantissime pitture e iscrizioni parietali, tra le più note e rappresentative di Pompei.

Il progetto, che ha avuto inizio nel 2004 con i primi rilievi, studi ed indagini, ha visto anche l'applicazione della tecnologia di rilievo tridimensionale per definire una banca dati informatizzata opportunamente organizzata a vari livelli, pensati innanzi tutto per la conservazione e il restauro, ma anche per la valorizzazione e la fruizione, in cui saranno raccolti, ad iniziare dai modelli tridimensionali ottenuti con il laser scanner 3D, i dati topografici, fotografici, diagnostici, strutturali ad essi correlati. La banca dati informatizzata permetterà inoltre la consultazione e l'aggiornabilità integrata di tutti i dati raccolti, punto di partenza per la valorizzazione e soprattutto per la gestione conservativa e manutentiva dell'esteso, articolato e diversificato patrimonio urbano, edilizio e monumentale di Pompei.

Nel contesto del cantiere di restauro, recentemente concluso, il dato metrico morfologico ad alta densità informativa é stato supporto essenziale per la costruzione di un utile archivio della memoria geometrica dell'architettura e dell'archeologia, applicabile a fini di ricerca da parte di archeologi, architetti, storici dell'arte e dell'architettura, ma anche e soprattutto per scopi di tutela e conservazione e di supporto ai processi di restauro e di formazione.

 

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