Il Pulpito di Giovanni Pisano a Pistoia

Il Pulpito di Giovanni Pisano, collocato all’interno della chiesa di Sant’Andrea a Pistoia, non è solamento una straordinaria opera di scultura ma è anche una piccola architettura che ha subito nel tempo traslazioni dannose che, ad oggi, pongono in essere esigenze conservative particolari. Una domanda fondamentale riguarda i fattore di stabilità. Infatti l’attuale giacitura non risulta essere planoalmetricamente coerente con la geometria iniziale della composizione lapideo/decorativa del manufatto. A questo punto, prima di procedere ad un nuovo smontaggio e rimontaggio (che risulta essere sempre un trauma importante per un bene artistico) si è pensato di verificare l’attuale geometria e si è attivata una collaborazione di ricerca tra il DIAPReM (responsabile scientifico Marcello Balzani) e il Settore Materiali Lapidei dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze (diretto da  Alessandra Griffo) per valutare la possibilità di realizzare un rilievo 3D morfometrico con tecnologie accessibili nel rapporto costo/beneficio, dato che l’interesse non risiedeva nella definizione degli apparati decorativi. Attraverso un rilievo integrato con stazione totale si è quindi realizzato un’acquisizione laser scanner che ha prodotto coordinate spaziali acquisite per punti 607.000.000 circa, impiegando un attrezzature a tempo di volo (HDS 3000 per 5 stazioni) e un inteferometro (HDS 6000 per 18 stazioni). La registrazione dei dati ha chiuso con un errore medio di 4 mm. I dati poi sono stati elaborati per una serie di indagini geometriche in proiezioni ortogonali per valutare inclinazioni, assi dei fusti e variazioni di geometria. Il rilievo ha anche interessato l’ambito architettonico della chiesa di Sant’Andrea a Pistoia per avere a disposizione il contesto di inserimento.