Un altro viaggio di Ulisse e dei suoi compagni verso l'isola dei Ciclopi

ultima modifica 27/05/2016 13:21
Dopo il successo delle cinque repliche presso la sala del CTU dal 16 al 21 maggio, lo spettacolo “voci e suoni da un’avventura leggendaria” approda per il secondo anno consecutivo alla Casa di Reclusione femminile di Giudecca a Venezia.

 

Nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro attivo da un decennio nell'istituto penitenziario lagunare, mercoledì 1 Giugno 2016 alle ore 16.00 viene offerta a un pubblico di detenute, operatori e operatrici carcerarie e ospiti esterni la rappresentazione di Teatro Ragazzi tratta dall’incredibile avventura di Odisseo e dei suoi compagni all’isola dei Ciclopi.

Lo spettacolo fa parte del  progetto teatrale “Sguardi Diversi” promosso dall’Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara in collaborazione con l’Ufficio Alunni Stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara, e con il Teatro Comunale e il Centro Teatro Universitario, la cui terza edizione è giunta al culmine a Ferrara nella giornata di sabato 21 maggio.

Nell'ambito non di una semplice rappresentazione teatrale ma di un ampio percorso progettuale che prevede un continuo rinnovarsi dello scambio di esperienze tra mondo della scuola, università e realtà carceraria, alla Casa di reclusione femminile viene presentata  l'edizione 2015 dello spettacolo che vede in scena gli alunni frequentanti oggi la seconda media della scuola secondaria di primo grado “T. Tasso” di Ferrara: Margherita Bertieri, Catalina Bocsaneanu, Niccolò Cuoghi, Licia Della Monica, Monica Isede, Leonardo Molinari, Umberto Rossi, Fausto Sapienza, Helin Tekda.

Significativa la partecipazione delle due detenute - Nawal Boulahnane e Samira Miloradovic - a sottolineare una volta di più come, attraverso il teatro, si possa dare vita a una straordinaria esperienza di crescita e di formazione umana oltre che teatrale.

Le musiche e i suoni dal vivo sono di Martina Monti.

La regia è di Michalis Traitsis.