Il progetto “Indignitas” nel sito del MOdE dell’Università di Bologna

ultima modifica 02/05/2019 15:43
Valorizzato a tredici anni di distanza un importante progetto formativo del Centro Teatro Universitario realizzato da Daniele Seragnoli con allievi e collaboratori dell'epoca

 

Il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna ha creato da tempo il MOdE-Museo Officina dell'Educazione che "ha come oggetto principale lo studio delle possibilità offerte dal web nella creazione di uno spazio di esposizione e di condivisione di temi legati all’educazione. Questo ambiente, fortemente interattivo, si propone come laboratorio di ricerca al fine di conoscere, sperimentare, interpretare e condividere le testimonianze materiali e immateriali della cultura educativa".

All'interno del MODE è presente lo spazio "Sale Bianche" all'interno del quale il visitatore può allestire un "museo virtuale" su un tema di rilevante impatto nel campo dell'educazione.

Tra le varie altre è oggi presente la sala bianca realizzata da Mara Vincenzi: "INDIGNITAS: un progetto teatrale per la strage di Bologna 2 agosto 1980" visitabile all'indirizzo:

http://www.doc.mode.unibo.it/sale-bianche/%E2%80%9Cindignitas%E2%80%9D-un-progetto-teatrale-la-strage-di-bologna-2-agosto-1980

La descrizione:

"La sala presenta il progetto Indignitas del Centro Teatro Universitario di Ferrara, ideato nel 2005 e ricavato dalla raccolta di poesie del giornalista scrittore Gian Pietro Testa “Antologia per una strage Bologna 2 agosto 1980”, ispirata alla "Spoon River Anthology" dell'americano Edgar Lee Master e concepita come una raccolta degli ultimi pensieri vitali di ognuna delle vittime della strage. Lo spettacolo conclusivo è l’esito di un laboratorio, della durata di cinque mesi, condotto con gli allievi del Centro.
La scelta di questo allestimento è motivata dal forte valore didattico, educativo e sociale che il progetto esprime, e molti sono gli aspetti da sottolineare:
- l’importante valore di ricerca del laboratorio riguardo alla formazione e allo sviluppo di un pensiero critico, tanto più se il laboratorio è pensato su un evento tragico della storia contemporanea che molti dei partecipanti non hanno vissuto direttamente per ragioni anagrafiche;
- l’importante valore della drammaturgia, che non tratta politicamente l’argomento ma dà voce alle vittime della strage attraverso il simbolismo poetico, le metafore del teatro, le immagini, le visioni, i silenzi, la musica, le voci sussurrate;
- l’importante valore dello spazio, avendo pensato fin da subito a uno spettacolo a pianta centrale, poiché la tradizionale situazione frontale appariva troppo finta mentre era forte l’esigenza di lavorare sulla verità scenica coinvolgendo lo spettatore in uno spazio perimetrale condiviso, come se tutti si fosse in quella sala della stazione il 2 agosto 1980 in attesa di un treno.

Lo spettacolo ha avuto diverse repliche a iniziare dall’aprile 2006. Per l’allestimento di questa sala bianca si è scelta la rappresentazione avvenuta alla stazione di Bologna nell’ottobre successivo, nel luogo della strage, in collaborazione con l’Associazione tra i familiari delle vittime.
Indignitas si articola su una drammaturgia pensata per suscitare forti emozioni, nella convinzione che l’aspetto emozionale sia fondamentale per costruire la memoria e tenere vivo il ricordo, affiancando e rafforzando i discorsi e gli interventi politici.
Attraverso la multimedialità si è voluto creare il prototipo di modello di una sala sensoriale per far entrare il visitatore in uno spazio virtuale mettendolo in condizioni il più possibile simili a quelle dell’evento teatrale: ritrovarsi in quella sala d’aspetto come uno dei tanti viaggiatori, vivere quella esperienza attraverso parole, immagini, voci e suoni, ma anche suscitare un approccio critico e di riflessione civile".

All'interno della sala virtuale sono presenti fotografie, video, documenti sonori e di altra varia natura.