- Una corretta gestione dei rifiuti
Docente: dott.ssa Eleonora Polo – CNR-ISOF e
Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche-
Università di Ferrara
mercoledì 3 giugno 2020 dalle 17:00 alle 19:00
Per partecipare all’evento online è necessario collegarsi alla piattaforma GoToMeeting con computer, tablet o smartphone, a questo link https://global.gotomeeting.com/join/841149277
Il video del seminario è disponibile al link https://www.youtube.com/watch?v=Hgx_bFtJ1KU&feature=youtu.be
-Cambiamenti climatici ed impatti ambientali ed economici sulla società umana
Docente: Prof.ssa Elisa Anna Fano – Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie –
Università di Ferrara
mercoledì 17 giugno 2020 dalle 17:00 alle 19:00
Per partecipare all’evento online è necessario collegarsi alla piattaforma GoToMeeting con computer, tablet o smartphone, a questo link https://global.gotomeeting.com/join/311480725
Si ricorda che per gli studenti iscritti al corso di laurea di Scienze Biologiche di Unife, la partecipazione ad almeno 4 seminari consentirà il riconoscimento di un credito di tipo F, mentre la Commissione di Proclamazione di Laurea del Cds di Farmacia potrà riconoscere da 0,1 fino ad 1 punto in sede di laurea.
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“Su la testa, argomenti e strumenti contro il razzismo”
cinque incontri, aperti a tutta la comunità universitaria e alla società civile in tutte le sue espressioni, per affrontare il problema del razzismo sotto vari punti di vista con lo sguardo e gli strumenti della geografia, del diritto, della sociologia, della medicina e dell’arte.
Gli incontri si terranno a Ferrara nell’aula A2 del Polo degli Adelardi, in via Guglielmo degli Adelardi 33 e vedranno gli ospiti dialogare coi professori del CCSI e gli studenti del LAF.
Il ciclo prevede questi cinque appuntamenti:
- 5 marzo, ore 17: “Determinismi, razzismi e nazionalismi geografici, mappe e rappresentazioni” con Massimo Rossi, geografo della Fondazione Benetton Studi e Ricerche
- 12 marzo, ore 17: “Sfruttamento lavorativo e razzismo” con Emilio Santoro, docente di filosofia del diritto all’Università di Firenze;
- 2 aprile, ore 17: “Fare (brutte) cose con le parole, lo hate speech” con Federico Faloppa, linguista dell’Università di Reading e consulente di Amnesty International Italia
- 16 aprile, ore 17: “Diritto e diritti nel mediterraneo centrale” con Alessandra Sciurba, docente di filosofia del diritto all’Università di Palermo e presidente di Mediterranea | Saving Humans e Rosa Maria Gaudio, medico legale dell’Università di Ferrara
- 30 aprile, ore 17: “Tentativi di incontro, poster, murales, azioni e laboratori meticci” con i Guerrilla Spam, Collettivo di Torino.
L’obiettivo del ciclo è sviluppare il dialogo interdisciplinare tra la comunità accademica e la città, per affrontare le sfide che si aprono nell’immediatezza del presente e del prossimo futuro circa la convivenza tra le differenti culture, la garanzia dei diritti fondamentali, la gestione dei flussi migratori e l’accoglienza dei rifugiati, e per elaborare strumenti logici e dialettici al fine di contrastare il crescente clima di ostilità che vediamo diffondersi nel nostro paese.
L’Università è il luogo del dialogo, è una scuola di democrazia attiva rivolta alle nuove generazioni e uno spazio per innovare e rinnovare le istanze democratiche di partecipazione e di convivenza.
Il ciclo di seminari è finanziato dal Fondo culturale di Ateneo 2019/2020.
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di e con Fabio Marceddu
regia Antonello Murgia
scene e costumi Paoletta Dessì
collaborazione drammaturgica Francesco Niccolini
musiche originali Antonello Murgia
produzione Teatro dallarmadio per il progetto SEI
in collaborazione con EXMA Exhibiting and Moving Arts
Questa è la storia di una donna. Una storia di violenza sulle donne. Una donna che è stata bambina. Una donna madre. Una donna che non ha contato nulla. Questa storia è la nostra eredità storica e sociale, la storia di Alfonsina, la storia di tutti. Spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi 2019, con questa motivazione: “Una favola nera di riscatto, scritta e interpretata da Fabio Marceddu con cura artigianale, lavorando per sottrazione la propria recitazione vibrante che tocca e commuove nel risuonare solitario di più voci e figure. Una creazione incardinata nella finissima regia di Antonello Murgia che disegna l’itinerario iniziatico e liberatorio di una donna povera, venduta a soli dieci anni d’età a una famiglia di proprietari minerari: detentori di un potere oppressivo e violento nella Sardegna del secondo dopoguerra del secolo scorso. Un’opera capace di restituire il nodo di storie di una generazione di madri e donne non solo sarde, ma di ogni luogo e tempo dove c’è un’Alfonsina Panciavuota affamata di equanime rispetto, giustizia e amorevole dignità contro le tracotanze dei potenti.”
]]>Discorsi ai limiti della Frontiera
di e con Alice Conti testo Chiara Zingariello
drammaturgia Alice Conti e Chiara Zingariello
disegno luce, audio, scene Alice Colla
costumi Eleonora Duse
assistenza produzione Valeria Zecchinato
CHI AMA BRUCIA è uno spettacolo sui ‘campi di accoglienza’ per migranti stranieri, tratto dalle interviste originali a lavoratori ed ex-reclusi di un C.I.E. italiano (Centro di Identificazione ed Espulsione per stranieri ora C.P.R. Centro di Permanenza per il Rimpatrio).
“Nel 2012 ho condotto una ricerca antropologica sul Centro di Identificazione ed Espulsione per stranieri di Torino – C.I.E. – i cui risultati sono stati pubblicati nella mia tesi di laurea specialistica. Da tempo mi affascina l'idea che la ricerca scientifica debba trovare il modo di comunicare, di rivolgersi a un vero pubblico. Inoltre penso che il teatro debba nutrirsi di ciò che realmente accade nel mondo, della contemporaneità, e abbia il dovere di illuminarne gli angoli scuri. Allo stesso tempo mi sembra che il teatro (che intendo come ricerca sull'umanità), abbia bisogno e debba avvicinarsi il più possibile a una scienza, al suo tentativo metodologico di onestà ed esattezza, o perlomeno debba tentare di dire delle cose ‘vere’. Da questa consonanza e dalla necessità di dare corpo a un materiale che sento il dovere di rendere pubblico nasce il progetto di spettacolo: un monologo-intervista a diversi personaggi tra cui la Crocerossina, la Garante e l'Ospite/gli esuli – che ho realmente incontrato e intervistato durante la ricerca. Il loro discorso si sviluppa intorno al C.I.E. che nella trasposizione teatrale chiameremo Campo.” (Alice Conti)
CHI AMA BRUCIA è stato definito dal pubblico: “feroce e divertentissimo”; “uno scossone al cuore e uno alla coscienza”; “crudo, reale, doloroso, molto intenso”. E dalla critica: “in scena una Mattatrice, ipnotica nelle modulazioni della voce e impegnata in un movimento continuo di follia indotta”; “drammaturgia calibrata, surreale e acuminata”; “uno spettacolo sulla disumanizzazione programmata – ma dis-organizzata – e sulla vanità dei buoni sentimenti realizzato con un linguaggio anti-retorico, e anti-narrativo, grottesco e quasi espressionista, indubbiamente efficace”.
Selezione Premio Dante Cappelletti 2013, vincitore Anteprima, vincitore Festival Direction Under30 e vincitore Premio Giovani Realtà del Teatro - giuria giornalisti 2014, vincitore Festival 20 30 2015, vincitore Teatro delle Differenze 2015, selezione INBOX 2017, 3° Premio Sonia Bonacina 2017, finalista Premio Cervi - Festival di Resistenza 2018.
Lo spettacolo ha ottenuto nel 2015 il patrocinio di Amnesty International.
]]>COMUNICATO STAMPA
Perché l’Università è antirazzista
L’incontro martedì 11 giugno alle ore 17 al Polo Chimico Bio Medico
Il Centro di Ateneo per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale di Unife promuove l’iniziativa “Perché l’Università è antirazzista” aperta a tutta la comunità universitaria e in particolare a studentesse e studenti, e alla società civile in tutte le sue espressioni.
L’incontro si terrà martedì 11 giugno alle ore 17 nell’aula D5 del Polo Chimico Bio Medico - Nuovi Istituti Biologi, (via Fossato di Mortara 17).
Molteplici gli obiettivi dell’iniziativa, che vuole essere un momento di riflessione e progettazione anche a fronte degli eventi che in questi ultimi anni hanno attraversato la società italiana e la città di Ferrara.
Le sfide che si aprono nell’immediatezza del presente e del prossimo futuro nel governare la convivenza tra le differenze culturali, nella gestione dei flussi migratori e dell’accoglienza dei rifugiati non possono essere temi a cui l’istituzione universitaria può sottrarsi. Il suo ruolo e la sua funzione si fondano sul confronto tra i saperi, sull’apertura al mondo, sulla capacità di promuovere una cultura democratica, sul suo carattere multiculturale, sulla trasmissione di competenze professionali coniugate con una visione critica.
L’Università è il luogo del dialogo, una scuola di democrazia attiva rivolta alle nuove generazioni e uno spazio per innovare e rinnovare le istanze democratiche di partecipazione e di convivenza.
All’evento interverranno diversi docenti dell’Ateneo: Romeo Farinella, direttore del Centro, Alfredo Alietti, sociologo, Guido Barbujani, genetista e scrittore, Alessandra Annoni, giurista internazionalista e Orsetta Giolo, filosofa del diritto.
Verrà inoltre presentato il progetto del Centro per la costruzione di un “Laboratorio antirazzista” che promuova l’interazione tra il Centro per la cooperazione, la comunità studentesca dell’Ateneo e la società civile.
Per Informazioni : cooperazione.sviluppo@unife.it
22 maggio 2019. Ore 15.
Palazzo Tassoni Estense: via della Ghiara, 36 – Ferrara.
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