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Segnalazioni da personale dipendente e collaboratore (whistleblowing)

ultima modifica 24/10/2023 17:04
L’art. 54-bis D.lgs. 165/2001 disciplina la tutela del personale dipendente che, nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione, segnala al RPCT, ovvero all’A.N.AC. o denuncia all’Autorità giudiziaria ordinaria o contabile condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro.

Il personale  dipendente e collaboratore che intenda segnalare situazioni di illecito (fatti di corruzione ed altri reati contro la pubblica amministrazione, fatti di supposto danno erariale o altri illeciti amministrativi) di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro nell’ Amministrazione, deve utilizzare l'apposita piattaforma disponibile all'indirizzo

https://unife.whistleblowing.it

 

Si rammenta che l’ordinamento tutela il personale dipendente che effettua la segnalazione di illecito.

In particolare, la legge e il Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.) prevedono che:

  • l’amministrazione ha l’obbligo di predisporre dei sistemi di tutela della riservatezza circa l’identità della persona  segnalante;
  • l’identità della persona  segnalante deve essere protetta in ogni contesto successivo alla segnalazione e nel procedimento disciplinare;  l’identità non può essere rivelata senza il suo consenso, a meno che la sua conoscenza non sia assolutamente indispensabile per la difesa della persona incolpata;
  • la denuncia è sottratta all’accesso previsto dagli articoli 22 e  ss. della legge 7 agosto 1990, n. 241;
  • la persona denunciante che ritiene di essere stata discriminata nel lavoro a causa della denuncia, può segnalare (anche attraverso il sindacato) all’ Ispettorato della funzione pubblica i fatti di discriminazione.

 

N.B. Le segnalazioni anonime potranno essere prese in considerazione solo qualora gli elementi contenuti saranno valutati sufficientemente circostanziati per un approfondimento.

 

In data 30 marzo 2023 è entrato in vigore il D.lgs. 10 marzo 2023, n. 24, le cui disposizioni hanno effetto a decorrere dal 15 luglio 2023; alle segnalazioni o alle denunce all’autorità giudiziaria o contabile effettuate precedentemente alla data di entrata in vigore del decreto, nonché a quelle effettuate fino al 14 luglio 2023, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all'art. 54-bis del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 4, co. 3 del D.lgs. 10 marzo 2023, n. 24, è possibile far pervenire una segnalazione al RPCT anche in forma orale, attraverso un incontro riservato, da fissare inoltrando apposita richiesta via e-mail all'indirizzo: marco.pisano@unife.it
Tale modalità di segnalazione è attiva nelle more della costituzione di canali alternativi, la cui fattibilità è oggetto di studio.

 

Ulteriori approfondimenti

  • Piano Nazionale Anticorruzione 2022
  • Autorità Nazionale Anticorruzione - Sezione Whistleblowing
  • TRASPARENZA