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Emofilia | Al ricercatore Alessio Branchini il finanziamento internazionale NovoNordisk

30/09/2021

Persone

Alessio Branchini, ricercatore del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, è vincitore del finanziamento “Access to Insight Basic Research Grant”, tra i più importanti programmi di finanziamento nel campo delle malattie della coagulazione, che l’Azienda farmaceutica internazionale NovoNordisk assegna per progetti di ricerca sull’emofilia.

“Il progetto rappresenta il proseguimento di un primo studio finanziato in precedenza" spiega Alessio Branchini, e continua: "Ha lo scopo di studiare nel dettaglio l’efficacia di particolari molecole a scopo terapeutico chiamate “proteine di fusione”. Questi farmaci, iniettati per evitare i sanguinamenti tipici di una malattia emorragica come l’emofilia B, sono modificati in modo da avere una più lunga permanenza, e quindi efficacia, all’interno del flusso sanguigno rispetto alle molecole terapeutiche “standard”.

La strategia che consente l’efficacia duratura è l’unione di due molecole attraverso tecniche di biologia molecolare: il fattore IX della coagulazione, deficitario nell’emofilia B, e l’albumina, una molecola che ha la capacità naturale di rimanere in circolo per un lungo periodo di tempo. Il risultato finale, la “proteina di fusione”, ha caratteristiche di entrambe, ossia possiede la capacità di far coagulare il sangue in una condizione di carenza come l’emofilia B e ha una lunga efficacia nel tempo. 

Tuttavia, l’efficacia delle molecole di fusione è legata anche alla loro interazione con particolari componenti presenti nei vasi sanguigni. Il nostro progetto ha quindi lo scopo di studiare come l’interazione con altri componenti possa modulare l’efficacia delle proteine di fusione.

I risultati del nostro studio aiuteranno a comprendere meglio il comportamento e l’efficacia di queste molecole biotecnologiche, sia in termini di conoscenza che di eventuale progettazione di nuove molecole terapeutiche, che hanno come scopo ultimo quello di migliorare la terapia dei pazienti emofilici."

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Il Dottor Alessio Branchini

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