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Ambiente, sostenibilità e innovazione digitale | Unife nella rete europea SmartAgriHubs

25/01/2019

Cibo sicuro, un modello di business sostenibile e un settore agroalimentare adatto alle necessità delle future generazioni. La partita è molto seria e complessa. Il campo da gioco, ancora una volta, è quello dell’innovazione digitale.

 

A raccogliere la sfida sono le ricercatrici e i ricercatori di SmartAgriHubs, il progetto appena finanziato dalla Comunità Europea con circa 20 milioni di euro che, tra le oltre 100 realtà internazionali coinvolte, vede la partecipazione dell’Università degli Studi di Ferrara con il gruppo di Alberto Cavazzini, professore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche:

“Il nostro Ateneo partecipa a SmartAgriHubs con il sotto-progetto “Flagship Innovation Experiment AquacultuER-4.0” dedicato all’acquacoltura e all’implementazione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione in questo settore” spiega Cavazzini.

 

L’obiettivo è utilizzare sistemi automatizzati innovativi in grado di promuovere una produzione maggiormente ecosostenibile, mitigando l’impatto ambientale su ecosistemi costali e riducendo i costi energetici e le emissioni di gas serra. Attraverso le tecnologie dell’informazione e della Internet of Things verrà controllata la qualità delle acque destinate all’acquacoltura e, contemporaneamente, saranno gestite una serie di procedure operative:

“Le informazioni ricavate dalla rete di sensori - che sarà predisposta in alcuni ambienti produttivi rilevanti - consentirà di monitorare e certificare le condizioni ambientali durante l’intero processo produttivo. Inoltre, permetterà di migliorare le condizioni di vita delle specie animali presenti e darà la possibilità di intervento in caso di criticità” precisa la professoressa Luisa Pasti del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di Unife.

 

“I dati ricevuti, immagazzinati dalla rete sensoristica in un cloud dedicato, consentiranno di informare gli operatori di acquacoltura in tempo reale attraverso i loro smartphones in caso in cui si verifichino situazioni di rischio” continua la professoressa.

“In questo modo si potrà rispondere alla domanda di un mercato che è estremamente attento alla provenienza del prodotto e all’uso di pratiche sostenibili di pesca e allevamento di molluschi, aumentando anche la competitività e la qualità dei prodotti e dei processi produttivi” conclude Cavazzini.

 

I partner del progetto Flagship Innovation Experiment AquacultuER-4.0 sono:

Università di Ferrara – Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche: Coordinatore del FIE e Technology Provider/Competence Center

Dnaphone – Spinoff dell’Università di Parma, Technology Provider

CFP CESTA – Centro di formazione

Coldiretti – Divulgazione, stakeholder

ClustER – Digital Information Hub

Impresa Nordi Giuseppino – Gestore del sito produttivo, end user, stakeholder

Naturedulis srl – Gestore del sito produttivo, end user, stakeholder

Impresa Bellini Luca – Gestore del sito produttivo, end user, stakeholder.

Per maggiori informazioni: