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Festa delle Donne | Quattro storie Unife per celebrare la forza delle donne

06/03/2021

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Festa delle Donne | Quattro storie Unife per celebrare la forza delle donne
Da sinistra: Valeria Ruggiero, Mariantonietta Falduto, Simonetta Baldi, Clara Coviello

Da Valeria Ruggiero, la prima donna a diventare nel 2004 Prorettrice del nostro Ateneo a Mariantonietta Falduto, recentemente eletta per la presidenza del Consiglio degli Studenti. Da Simonetta Baldi, prima Delegata alle Pari Opportunità e successivamente prima Delegata alle disabilità, a Clara Coviello, prima Direttrice Amministrativa donna dell’Università di Ferrara.

L'Università di Ferrara celebra la Giornata Internazionale della Donna con un excursus sulla storia di quattro figure femminili che hanno ricoperto ruoli significativi, non solo accademici, a Unife. Perché le loro storie e le loro esperienze possano diventare patrimonio dell'intera comunità. Perché abbiano l'occasione di lanciare un messaggio di coraggio per le giovani studentesse e dipendenti di Unife.

L'iniziativa è promossa dal Comitato Unico di Garanzia (CUG), dal Consiglio di Parità e di Maria Gabriella Marchetti, Prorettrice delegata alle Pari opportunità e alle disabilità. 

"L'8 marzo è una giornata in cui ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze, un momento per riflettere sui passi ancora da compiere.  È anche un modo per ricordare a noi stesse e agli altri da dove veniamo e dove stiamo andando" spiega la professoressa Maria Gabriella Marchetti, Prorettrice delegata alle Pari opportunità e alle disabilità e Presidente Consiglio di Parità. 

"Unife vuole sentitamente celebrare la ‘Giornata internazionale della donna’, proprio per ricordare il vero significato dell’8 marzo,  superando l'immagine commerciale che, negli anni, ha rischiato di offuscare la memoria della faticosa conquista dei diritti civili e politici da parte delle donne. Attraverso i volti e le parole di donne che fanno parte della storia di Unife vogliamo valorizzare l'impegno di tutta la comunità accademica femminile che si spende ogni giorno per rompere il 'soffitto di cristallo' ", dichiara Federica Danesi, Presidente del CUG.

Valeria Ruggiero. La prima Prorettrice e Rettrice di Unife

Ruggiero

“Vorrei fare un auspicio, soprattutto per le persone più giovani: la crescita di un Ateneo passa per il senso di responsabilità di tutte le sue componenti, personale docente, ricercatori, personale tecnico-amministrativo, studentesse e studenti.
Nessuno può ritenere di poter pensare solo al suono del suo strumento. Ognuno deve riuscire a coordinarsi e a interagire con e per gli altri e ne uscirà musica.”

La professoressa Valeria Ruggiero, ordinaria di Analisi Numerica nel nostro Ateneo dal 2000, ha ricoperto il ruolo di Prorettrice Vicario dell'Ateneo durante il periodo di rettorato del professor Patrizio Bianchi e negli ultimi mesi di incarico ha assunto il ruolo di Rettrice facente funzioni.

“Già da molto prima del 2004 condividevo con il professor Bianchi un'idea di sviluppo e di crescita dell'Ateneo. Questo progetto condiviso ha motivato la scelta di impegnarmi a dare concretezza alla visione di un’università dinamica, in costante spinta verso una sempre maggiore qualificazione nella ricerca, in tutti i livelli della formazione e nei servizi. Tutto ciò, valorizzando le persone e il territorio.
Ritengo che sia stata per me un'esperienza professionale e umana significativa: ho avuto modo di confrontarmi con realtà non usuali per una docente universitaria e ho dovuto 'studiare' molto, ma questo mi ha permesso in compenso di sviluppare capacità  di valutazione più consapevoli e di conoscere e lavorare con persone competenti e di qualità.  
Qualcuno ha arricciato il 'naso' per dover avere a che fare con una donna, salvo dimenticarsene presto a fronte di interazioni sempre improntate alla gestione dell'ateneo e al raggiungimento di obiettivi istituzionali”.

La professoressa Valeria Ruggiero è anche Direttrice del Gruppo Nazionale di Calcolo Scientifico dell'Istituto Nazionale di Alta Matematica (INdAM) dal 2013. E' stata componente  del Nucleo di Valutazione dell'Università di Brescia, di Perugia Stranieri e dell'IMT di Lucca. Esperta disciplinare per l'Area 01 dell'Anvur, componente del Consiglio di Amministrazione del GARR e componente del Comitato Scientifico del Cineca per il Supercalcolo.

Mariantonietta Falduto. Dai banchi di Unife alla presidenza del Consiglio degli Studenti

falduto

“Essere donna è una sfida ogni giorno. Ma non per questo dobbiamo avere paura per quello che siamo, mai. Sono una sognatrice sicuramente e seppur conscia che non tutto possa andare sempre come desideriamo, sono convinta che credere in noi stesse ci porti a vincere battaglie di cui non sapevamo avere la forza per affrontare.”

Mariantonietta Falduto, nata nel 1998 a Pizzo (VV), è una studentessa della laurea magistrale di Biotecnologie per l'ambiente e la salute nel nostro Ateneo.  

La forte passione per il bene comune, e insieme l’ambiente fertile e stimolante trovato a Ferrara, l’hanno portata a tuffarsi con entusiasmo nella vita politica universitaria e della città.

Oggi è arruolata nel Corpo ausiliario delle forze armate delle Infermiere Volontarie di Ferrara, una componente di sole donne all'interno della Croce Rossa Italiana, grazie alla quale - dice - ha l'opportunità di fare la sua parte per la comunità. E’ anche cofondatrice del movimento Friday for future di Ferrara, che ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla questione ambientale e sui cambiamenti climatici. 

Tra il 2018 e il 2020 è stata Senatrice nel Senato Accademico a Unife e nelle ultime elezioni studentesche (dicembre 2021) è stata eletta Presidente del Consiglio degli Studenti della nostra Università per il biennio 2020/2022. 

“Avevo un po' di timore ma, all'interno della mia associazione (Associazione Unione degli Universitari) non vi erano dubbi su chi avesse dovuto candidarsi per questo ruolo. Sono stata contenta che una larga maggioranza all'interno del Consiglio Studenti abbia sostenuto la mia candidatura.
Avere questo incarico non è semplice e a volte sento venire meno la mia autorevolezza. Mi ritrovo spesso ad essere contraddetta o messa alla prova. E spesso quando qualcuno si rivolge o parla con me, o mi indirizza documenti, mi parla prettamente al maschile. Diverse volte da quando ho assunto quest'incarico mi sono sentita svilita proprio in quanto donna. Scelgo però di essere forte, continuare a lottare e a farmi valere per il lavoro che svolgerò”.

Simonetta Baldi. L’impegno per le politiche di inclusione dentro e fuori Unife

Baldi

“Oggi una donna ha molte più opportunità di quante ne abbia avute mia nonna, ma certo quello che conta sono ancora il nostro atteggiamento, la nostra mentalitàSe educando i figli ci concentrassimo non sul genere ma sulle capacità, anche quando li guidiamo verso un scelta universitaria?” 

La professoressa Simonetta Baldi, avvocata, è stata docente di Diritto amministrativo, diritto processuale amministrativo, disciplina dei beni culturali all’Università' di Ferrara, oltre che di Diritto pubblico dell'economia all’Università' di Bologna.

Nel nostro Ateneo ha ricoperto la carica di Delegata del Rettore per le Pari Opportunità e successivamente per la Disabilità durante il rettorato del professor Francesco Conconi, nel 1998, e del professor Patrizio Bianchi, dal 2004 al 2010. 

Il suo impegno nell’ambito dell’inclusione sociale ha superato i confini dell’Ateneo, contribuendo alla nascita, nel 2001, della Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità CNNUD.

“Un’esperienza emozionante e di grande tensione emotiva, con un gruppo di lavoro sensibile, disponibile e affiatato. Durante il mandato incrementò notevolmente l'accesso all’Ateneo da parte di studentesse e studenti con disabilità di vario genere, che furono supportati nello studio, negli spostamenti e anche psicologicamente” ricorda la professoressa. 

Clara Coviello. La prima Direttrice Amministrativa dell’Università di Ferrara

Coviello

“Le donne sono penalizzate per il fatto che, il più delle volte, devono sopperire per tutta la loro vita alle carenze di servizi, facendosi carico di conciliare gli impegni professionali e il tempo per la famiglia, tralasciando spesso il tempo per sé.
Tutto questo non ci deve spaventare, se abbiamo dei sogni, delle ambizioni e dei progetti dobbiamo portarli avanti, coinvolgendo anche le nostre famiglie  per un sostegno attivo alla loro realizzazione.
Io nella mia vita ho sempre trovato sostegno e le mie figlie oggi sono professioniste e donne che non hanno paura di inseguire i propri sogni. Spetta a voi, nuove generazioni, continuare il lavoro intrapreso ormai anni fa, per far sì che l’uguaglianza formale tra generi diventi un’uguaglianza sostanziale e che non si parli più di pari opportunità ma di parità tra donna e uomo.”

La dottoressa Clara Coviello è stata la Direttrice Amministrativa di Unife dal 2009 al 2011, nonché la prima donna a rivestire tale ruolo nel nostro Ateneo. Ha ricoperto anche la carica di Direttrice Generale all’Università di Udine nell’anno successivo, unico Ateneo in Italia i cui vertici, all’epoca, erano costituiti da due donne: la Rettrice e la Direttrice Generale.

Classe 1952, la dottoressa Clara Coviello approda a Ferrara a 30 anni, dopo aver vissuto ed essersi laureata in Giurisprudenza in Campania, per seguire il marito notaio nella provincia di Rovigo. Dall’Università di Napoli “Federico II”, dove era vice direttrice di Ragioneria-carriera direttiva, Clara ottenne un trasferimento e intraprese la carriera amministrativa a Unife.

“Appena arrivata sono stata oggetto di una sottile forma di discriminazione geografica da parte di colleghi e sindacati: non si poteva affidare la responsabilità di un ufficio a qualcuno arrivato dal Sud. Pertanto, pur essendo l’unica laureata e vincitrice di concorso nazionale, sono stata assegnata a un ufficio di ragioneria alle dipendenze di un'altra persona. E solo più tardi mi è stato affidato un ufficio” ricorda la dottoressa Coviello.

Per crescere professionalmente, ha dovuto superare diverse altre difficoltà, anche legate al fatto di essere donna. Come quando, pur avendone i requisiti, non ebbe accesso a un ruolo dirigenziale per cui furono selezionati solo uomini. E dovendo per questo poi sostenere un nuovo concorso pubblico per esami e titoli.


“Sono diventata Dirigente il primo agosto del 1997, quando ero già madre di due splendide ragazze. Tutte e tre impegnate quell’anno, nello studio per superare tappe fondamentali del nostro percorso di vita. Io preparavo il concorso da dirigente, loro rispettivamente gli esami di terza media e V elementare.
Il mio percorso non sempre è stato facile perché la discriminazione di genere legata alla diffusa resistenza ad accettare che le donne possano misurarsi con professioni e carriere prestigiose, da sempre monopolio del potere maschile, era allora ancor più d’oggi diffusa. Nella mia esperienza a ciò sia è aggiunta anche la mia provenienza geografica. Tale resistenza era ed è presente anche in ambito universitario e accademico e si riflette in una certa difficoltà a pensare alle donne in posizioni di rilievo.
Lavorare in Università mi ha consentito di confrontarmi con persone di grande spessore intellettuale e con colleghi che, con grande stima ed affetto reciproco, non si sono mai risparmiati nell’aiutarmi ed incoraggiarmi a raggiungere gli obiettivi che di volta in volta mi sono posta e che mi sono stati affidati. E soprattutto a loro, va un grazie di cuore perché sono le persone che fanno la differenza”.

A cura di CHIARA FAZIO con la collaborazione di GIULIA FERRETTO, tirocinante del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione di Unife